«La nostra generazione sta crescendo coi social media, sperimentando grazie alle nuove tecnologie qualcosa mai provato prima. Chi è cresciuto in un'altra epoca si sente tagliato fuori e non capisce. Per questo ho colto l'opportunità di spiegare il nuovo tipo di relazioni che si instaurano con i social». Cameron Dallas, 22 anni, lo fa in maniera educata, ma mi sta dando del vecchio. Ho 45 anni e uso i social per lavoro, ma persino dalla mia prospettiva privilegiata non è facile capire come questo ragazzo abbia costruito in soli cinque anni una platea di milioni di follower: ne ha 9,6 milioni su Vine, dove ha iniziato pubblicando mini-clip di scherzi, 16,6 su Instagram, 9,4 su Twitter e diversi altri milioni tra Youtube e Facebook. Tanto che a giugno Cameron Dallas è stato nominato dal sito specializzato zefr.com il social media infuencer più famoso al mondo.

Essere famoso non mi spaventa, ho capito come funziona. So che i miei coetanei si sentono del tutto liberi di seguirmi o no.

L'opportunità cui si riferisce è la serie Chasing Cameron, che debutterà su Netflix il 27 dicembre, in cui si racconta a ruota libera e dove si può vedere la sua evoluzione, da star di nicchia a celeb planetaria. Per questo lo incontro a New York, e noto che parla da bravo ragazzo, non si prende troppo sul serio e a ogni risposta cerca con lo sguardo l'approvazione dei suoi manager. «C'è un gap generazionale tra i millennial e i loro genitori», mi dice Cameron. «Mia madre mi sostiene, ma mio padre vorrebbe mi iscrivessi all'università. Invece ai miei amici non devo spiegare niente. Loro capiscono come funziona questo show-business».

All'inizio pensava di diventare una celebrità?

In realtà l'idea originale era di sfondare come modello e così selezionavo l'outfit giusto, mi scattavo le foto, le elaboravo e poi le utilizzavo come strumento di marketing.

Cameron Dallas per la campagna #DGMillennialspinterest
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Cameron Dallas per la campagna #DGMillennials.

E quando ha capito di essere diventato famoso?

Una volta ho organizzato il mio primo incontro a New York con le fan: quando si sono presentate un migliaio di ragazze ho pensato fosse un'occasione pazzesca. Perciò ho creato il MagCon, un evento itinerante dove le fan possono incontrare me e i miei amici.

Nella serie di Netflix si vede che alla convention ne incontra centinaia al giorno: con ognuna scatta un selfie, scambia una battuta o un bacio. Non è un'esperienza bizzarra?

No, le trovo fantastiche e so che devo restituire qualcosa a queste persone che vengono a vedermi. Ogni convention è eccitante, ma mi fa capire che devo essere umile. Sento una grande responsabilità, devo stare attento a come mi comporto: so che quello che dico può avere un impatto su chi mi segue.

Perché pensa di piacere così tanto?

Perché nei miei video racconto anche cose intime, come il fatto che sono stato depresso. E penso che le persone apprezzino la mia schiettezza. Per esempio non ho un piano di cosa devo scrivere sui social: se ho qualcosa da dire lo dico, altrimenti sto zitto.

Le sue fan vogliono saperlo: è fidanzato?

Sono single ma sto frequentando qualcuno (si dice Sofia Richie, figlia di Lionel ed ex di Justin Bieber, ndr). Però, prima di presentare una ragazza ai miei, vorrei essere sicuro che sia la persona giusta. Non mi sono mai innamorato, ma non vedo l'ora che succeda.

Cameron Dallas fidanzata Sofia Richiepinterest
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Cameron Dallas e Sofia Richie.

Il suo tipo com'è?

Mi piacciono le ragazze argute e un po' insolenti, forse perché mia madre e mia sorella sono così. Mi piacerebbe che la mia fidanzata riuscisse a sopportare il mio sarcasmo e che fosse socievole, amasse viaggiare e condividere con me esperienze adrenaliniche.

È appena tornato da Capri, dove ha girato la campagna DGMillennials di Dolce & Gabbana. Come è stato lavorare con loro?

L'Italia e Capri sono bellissime e conoscere Domenico e Stefano per me è stato un privilegio. La moda mi interessa, ma non tanto per apparire superfigo ogni giorno: vorrei conoscere un'industria di cui non so nulla. E poter capire da loro come hanno creato il loro brand è straordinario. Io amo imparare.

Cameron Dallas per la campagna Dolce & Gabbana Millenials.pinterest
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Cameron Dallas per la campagna Dolce & Gabbana Millenials.

La moda non è il suo unico interesse. L'anno scorso ha inciso anche una canzone, She bad.

La musica è una passione vera per me, tra dieci anni mi vedrei bene come musicista, ma ancora devo capire cosa voglio fare da grande. Per adesso lo prendo come un gioco: andare in studio di registrazione mi è servito a muovere i primi passi.

Non ha paura che le persone la adorino ancor prima che lei possa mostrare tutto il suo talento?

Essere famoso non mi spaventa, penso di avere capito come funziona e come farci i conti. Ciò che è importante capire della mia generazione è che chiunque può decidere se seguire o meno una persona. E nessuno dall'esterno ha il diritto di criticare i gusti altrui.

Crede che la sua generazione abbia più o meno opportunità di quella dei suoi genitori?

Penso che con la tecnologia noi abbiamo molte più opportunità di fare ed essere ciò che desideriamo.

La sua immagine ormai è dappertutto. Quanto si ferma a guardarsi allo specchio?

Dipende da quanto sono grossi i brufoli che ho in faccia. Ma ho appena iniziato una nuova cura, quindi non sono più costretto a passarci troppo tempo...