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La top ten delle donne che ci hanno ispirate di più in questo 2016

Da Bebe Vio a Michelle Obama, passando per Simone Biles e Maria Grazia Chiuri fino a Paola Regeni, mamma di Giulio, ecco le 10 donne simbolo che hanno lasciato il loro marchio indelebile in questo 2016

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donne simbolo 2016 maria grazia chiuri dior simone biles bebe vio rio 2016pinterest
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Non è stato il più lieve degli anni, questo 2016 ormai agli sgoccioli, e ne ha parlato anche il nostro direttore nel suo editoriale, ricordandoci dei grandi che abbiamo perso, dei conflitti terribili sparsi per il mondo e della paura che continua a imperversare, vedi i recenti fatti di Berlino. C'è, tuttavia, anche tanto di bello, in questo anno bisestile che ci ha fatte un po' dannare, e quel bello sta, secondo noi, soprattutto nelle donne. In particolare in alcune, piuttosto speciali, che ci hanno ispirate, emozionate, incoraggiate. Ecco, quindi, chi sono le nostre 10 muse del 2016.

1

Bebe Vio

<p>Chi più della giovanissima campionessa paralimpica di fioretto <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Bebe Vio</strong>, ribattezzata anche <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/magazine/personaggi/videos/a1914/bebe-vio-jovanotti-dedica-ragazza-magica/" target="_blank">ragazza magica da Jovanotti</a>,  può rappresentare la bellezza e la forza e l'ironia della donne, certo, ma più in generale degli esseri umani? Lei, che ci ha raccontato come per sentirsi speciali <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/magazine/personaggi/interviste/a2663/bebe-vio-tim-burton-siate-speciali/" target="_blank">«basta accettare il difetto che hai, e trasformarlo in una cosa figa»</a><span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"><a href="http://www.elle.com/it/magazine/personaggi/interviste/a2663/bebe-vio-tim-burton-siate-speciali/"></a> e che ha fatto <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/magazine/personaggi/news/a2260/bebe-vio-instagram-selfie-stick-protesi/" target="_blank">impazzire Instagram con la foto dove usa la protesi come selfie stick</a> (avercene di ragazze dotate di cotanta ironia), è senza dubbio la donna che più ha illuminato questo <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">2016 </strong><span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor">e che, ne siamo certe, continuerà a splendere negli anni a venire. </span></span><span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>
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Chi più della giovanissima campionessa paralimpica di fioretto Bebe Vio, ribattezzata anche ragazza magica da Jovanotti,  può rappresentare la bellezza e la forza e l'ironia della donne, certo, ma più in generale degli esseri umani? Lei, che ci ha raccontato come per sentirsi speciali «basta accettare il difetto che hai, e trasformarlo in una cosa figa» e che ha fatto impazzire Instagram con la foto dove usa la protesi come selfie stick (avercene di ragazze dotate di cotanta ironia), è senza dubbio la donna che più ha illuminato questo 2016 e che, ne siamo certe, continuerà a splendere negli anni a venire. 

2

Paola Regeni

<p>La madre di Giulio, orrendamente ucciso al Cairo lo scorso 25 gennaio in circostanze misteriose, continua la sua missione per scoprire la verità sul tragico destino di suo figlio. In una recente&nbsp;intervista <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Paola Regeni</strong> ha detto:&nbsp;«<span class="redactor-invisible-space" data-verified="redactor" data-redactor-tag="span" data-redactor-class="redactor-invisible-space"></span>La tragica uccisione di Giulio è qualcosa che la nostra mente europea, da un punto di vista cognitivo ed emotivo, non è attrezzata a comprendere. Quindi il dolore è un dolore che deve ancora trovare le parole e le forme per essere espresso. È difficile pronunciare la parola "tortura", ma questo è stato. Molte madri mi hanno raccontato dei loro lutti ma tutte sono state concordi nel dire "questo è inimmaginabile per madri italiane!" Stiamo parlando di una morte provocata da azioni violente per mano di persone che hanno minato la dignità psicologica e fisica di Giulio: un figlio come tanti cresciuti in Italia. Per riprendere le parole di un'amica, "un nativo democratico". <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Forse Giulio poteva essere utile al nostro mondo senza essere un simbolo di tanto dolore</strong>».<span class="redactor-invisible-space" data-verified="redactor" data-redactor-tag="span" data-redactor-class="redactor-invisible-space"></span></p>
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La madre di Giulio, orrendamente ucciso al Cairo lo scorso 25 gennaio in circostanze misteriose, continua la sua missione per scoprire la verità sul tragico destino di suo figlio. In una recente intervista Paola Regeni ha detto: «La tragica uccisione di Giulio è qualcosa che la nostra mente europea, da un punto di vista cognitivo ed emotivo, non è attrezzata a comprendere. Quindi il dolore è un dolore che deve ancora trovare le parole e le forme per essere espresso. È difficile pronunciare la parola "tortura", ma questo è stato. Molte madri mi hanno raccontato dei loro lutti ma tutte sono state concordi nel dire "questo è inimmaginabile per madri italiane!" Stiamo parlando di una morte provocata da azioni violente per mano di persone che hanno minato la dignità psicologica e fisica di Giulio: un figlio come tanti cresciuti in Italia. Per riprendere le parole di un'amica, "un nativo democratico". Forse Giulio poteva essere utile al nostro mondo senza essere un simbolo di tanto dolore».

3

Maria Grazia Chiuri

<p>Unica italiana tra le donne dell'anno secondo la classifica stilata dal Financial Times, la stilista <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Maria Grazia Chiuri</strong>, è <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/moda/abbigliamento/news/a1035/maria-grazia-chiuri-verso-direzione-creativa-dior/" target="_blank">la prima donna a guidare lo stile di Dior</a>. Intervistata dal quotidiano londinese, Chiuri spiega così la sua filosofia: «<span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span>la femminilità è mutevole, non si deve restare costretti in un unico modo di essere. La moda è dialogo con le altre donne»<span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor">.</span></p>
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Unica italiana tra le donne dell'anno secondo la classifica stilata dal Financial Times, la stilista Maria Grazia Chiuri, è la prima donna a guidare lo stile di Dior. Intervistata dal quotidiano londinese, Chiuri spiega così la sua filosofia: «la femminilità è mutevole, non si deve restare costretti in un unico modo di essere. La moda è dialogo con le altre donne».

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4

Michelle Obama

<p>Vi avevamo già parlato del <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/magazine/personaggi/a1347/perche-tutti-amiamo-michelle-obama/" target="_blank">perché tutti, o quasi, amano Michelle Obama</a> e del <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/magazine/firme/news/a1118/michelle-obama-first-lady-cosa-ci-ha-insegnato/" target="_blank">perché come lei, alla Casa Bianca, non ce ne saranno più</a>. Qui aggiungiamo solo che, in questo ultimo anno da First Lady, <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Michelle Obama</strong> ci ha regalato, insieme a <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/magazine/firme/a1391/melania-trump-discorso-copiato-michelle-obama/" target="_blank">discorsi così efficaci da essere scopiazzati senza ritegno da una Melania Trump</a> a corto di spunti, una grande prova di nervi saldi, anche nel mezzo di una campagna elettorale che da tutti, ma non da lei (e nemmeno dal consorte Barack, a dire il vero), ha tirato fuori il peggio. </p>
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Vi avevamo già parlato del perché tutti, o quasi, amano Michelle Obama e del perché come lei, alla Casa Bianca, non ce ne saranno più. Qui aggiungiamo solo che, in questo ultimo anno da First Lady, Michelle Obama ci ha regalato, insieme a discorsi così efficaci da essere scopiazzati senza ritegno da una Melania Trump a corto di spunti, una grande prova di nervi saldi, anche nel mezzo di una campagna elettorale che da tutti, ma non da lei (e nemmeno dal consorte Barack, a dire il vero), ha tirato fuori il peggio. 

5

Beyoncé

<p>Il <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">2016</strong> in musica significa <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Beyoncé. </strong>Perché il suo <em data-redactor-tag="em" data-verified="redactor">Lemonade</em>, oltre a svelarci <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/idee/cucina/news/a589/beyonce-lemonade-ricetta-limonata/" target="_blank">la ricetta di famiglia di Queen Bey per fare la limonata</a> (e non stiamo, ovviamente, parlando di bevande) è un'opera senza pari: ci sono le canzoni, bellissime, i video, fatti uscire tutti insieme come un lungometraggio ad altissimo tasso di stile, i look, <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/magazine/personaggi/news/g723/rihanna-femminismo-pop/" target="_blank">i messaggi femministi</a> e quelli pro <em data-redactor-tag="em" data-verified="redactor">Black Lives Matter. </em><span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor">Per non parlare del concerto dell'anno, ovvero <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/magazine/personaggi/news/a1123/beyonce-concerto-milano/" target="_blank">il suo a San Siro</a>. Insomma, Miss Carter ha dominato il 2016, ma se la conosciamo bene possiamo dire con un certo margine di sicurezza che ha ancora parecchie sorprese in serbo per il futuro. </span><span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>
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Il 2016 in musica significa Beyoncé. Perché il suo Lemonade, oltre a svelarci la ricetta di famiglia di Queen Bey per fare la limonata (e non stiamo, ovviamente, parlando di bevande) è un'opera senza pari: ci sono le canzoni, bellissime, i video, fatti uscire tutti insieme come un lungometraggio ad altissimo tasso di stile, i look, i messaggi femministi e quelli pro Black Lives Matter. Per non parlare del concerto dell'anno, ovvero il suo a San Siro. Insomma, Miss Carter ha dominato il 2016, ma se la conosciamo bene possiamo dire con un certo margine di sicurezza che ha ancora parecchie sorprese in serbo per il futuro. 

6

Arisa

<p>Il 2016 televisivo-musicale italiano, invece, per noi vuol dire <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Arisa</strong>. La <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/spettacolo/tv/news/g1939/x-factor-10-sesta-puntata-live-pagelle/" target="_blank">nostra protagonista delle pagelle di X Factor</a>, infatti, è stata l'unico giudice a dare brio e vivacità al programma. Non solo: lo ha fatto mentre si è trovata via via sempre più messa all'angolo dal trio testosteronico di colleghi che non l'ha trattata granché bene. Ma lei non ha arretrato di un passo e per questo ci è piaciuta. </p>
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Il 2016 televisivo-musicale italiano, invece, per noi vuol dire Arisa. La nostra protagonista delle pagelle di X Factor, infatti, è stata l'unico giudice a dare brio e vivacità al programma. Non solo: lo ha fatto mentre si è trovata via via sempre più messa all'angolo dal trio testosteronico di colleghi che non l'ha trattata granché bene. Ma lei non ha arretrato di un passo e per questo ci è piaciuta. 

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7

Simone Biles

<p>Regina delle ultime Olimpiadi di Rio, la giovane ginnasta americana <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Simone Biles</strong> è l'incarnazione stessa della parola determinazione. Lei, che ha alle spalle una storia famigliare alquanto difficile, non ha solo portato a casa 4 medaglie d'oro e una di bronzo, ma lo ha fatto apparentemente senza neppure troppo sforzo. Tanta, tantissima, invece, la fatica dietro a queste vittorie da record,ma più che sofferenza il viso di Simone sprizza sempre e comunque una genuina felicità <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/idee/trend/a1516/simone-biles-instagram-foto/" target="_blank">come dimostrano le sue pagine social.</a> </p>
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Regina delle ultime Olimpiadi di Rio, la giovane ginnasta americana Simone Biles è l'incarnazione stessa della parola determinazione. Lei, che ha alle spalle una storia famigliare alquanto difficile, non ha solo portato a casa 4 medaglie d'oro e una di bronzo, ma lo ha fatto apparentemente senza neppure troppo sforzo. Tanta, tantissima, invece, la fatica dietro a queste vittorie da record,ma più che sofferenza il viso di Simone sprizza sempre e comunque una genuina felicità come dimostrano le sue pagine social.

8

Shailene Woodley

Shailene Woodley politica
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La faccia battagliera e militante di Hollywood è quella, che ci piace tanto, dell'attrice 25enne Shailene Woodley. Una che senza ombra di dubbio sa, come ci ha raccontato, «da che parte stare», e la sua, di parte, è quella pro ambiente, pro diritti dei Sioux e pro Bernie Sanders. Il suo vigore è incantevole, la sua passione ambientalista perfettamente moderna e quindi sì, Shailene è la nostra attrice-pasionaria preferita di questo 2016.

9

Winnie Harlow

<p>Nulla di facile, nulla di scontato nemmeno per <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Winnie Harlow</strong>. Lei, 22enne canadese di Toronto, è infatti la prima modella con la vitiligine a sfilare sulle passerelle e a diventare testimonial di due marchi come Desigual e Diesel. Eppure Ladybug, come la chiamano i fan, che <a data-tracking-id="recirc-text-link" href="http://www.elle.com/it/moda/abbigliamento/news/g1782/mtv-ema-red-carpet-2016-abiti/" target="_blank">quest'anno ha incantato anche gli EMA</a>, prima di arrivare al successo ne ha patite di ogni tipo, dal brutale bullismo subito a scuola fino alla raffica di no delle agenzie di moda. Tutto è cambiato, però, con la partecipazione ad <em data-redactor-tag="em" data-verified="redactor">America Next Top Model </em><span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor">dove, grazie il sostegno sfegatato della produttrice ed ex modella <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Tyra Banks</strong>, ha iniziato a prendere forma la carriera di una delle modelle con più grinta e personalità al mondo. </span><span class="redactor-invisible-space" data-redactor-class="redactor-invisible-space" data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>
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Nulla di facile, nulla di scontato nemmeno per Winnie Harlow. Lei, 22enne canadese di Toronto, è infatti la prima modella con la vitiligine a sfilare sulle passerelle e a diventare testimonial di due marchi come Desigual e Diesel. Eppure Ladybug, come la chiamano i fan, che quest'anno ha incantato anche gli EMA, prima di arrivare al successo ne ha patite di ogni tipo, dal brutale bullismo subito a scuola fino alla raffica di no delle agenzie di moda. Tutto è cambiato, però, con la partecipazione ad America Next Top Model dove, grazie il sostegno sfegatato della produttrice ed ex modella Tyra Banks, ha iniziato a prendere forma la carriera di una delle modelle con più grinta e personalità al mondo. 

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10

Il Calendario Pirelli

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Concludiamo con le splendide donne e attrice protagoniste del nuovo Calendario Pirelli. Perché vorremmo affacciarci al 2017 così, con la nostra faccia imperfetta e il nostro corpo imperfetto e il nostro cuore imperfetto, ma sicure di volerci bene. 

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