Cynthia Nixon deve tutto a Sex and The City. Fama, successo, popolarità. Ma anche Sex and The City deve molto a Cynthia Nixon e alla sua Miranda Hobbes. Uno dei personaggi meglio delineati della storia delle serie tv, la più risoluta e testarda delle ragazze by HBO, un esempio di donna realizzata nel lavoro con carattere da vendere e un'umanità più unica che rara. Un avvocato intelligente, very smart, con i piedi per terra (la parte più razionale di Carrie) ma anche fragile e vulnerabile, debolezze mascherate con un cinismo e un'autoironia da manuale. Il forte legame di Cynthia Nixon con la città di New York non era solo per fiction. Come confermato nei giorni scorsi dal New York Times (ma già se ne parlava la scorsa estate), l'attrice 52enne sarebbe pronta a scendere in politica e a sfidare il governatore dello Stato della Grande Mela Andrew Cuomo nelle primarie democratiche del prossimo settembre.

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Secondoil NYT, Cynthia Nixon, che si è più volte schierata contro il lavoro di Cuomo, si starebbe già muovendo per organizzare la sua campagna elettorale e definire il suo entourage. Miranda ops Cynthia avrebbe arruolato nella sua squadra due figure del calibro di Rebecca Katz e Bill Hayers (impegnati nella campagna elettorale per la prima nomina del sindaco Bill de Blasio), un segnale chiaro delle sue ambizioni politiche. Sostenitrice della comunità LBGT, dopo aver fatto pubblicamente coming out e aver sposato la compagna Christine Marinoni (che a sua volta lavora nell'amministrazione di de Blasio ndr), se eletta nelle elezioni di novembre, Cynthia sarebbe la prima donna e la prima dichiaratamente omosessuale a diventare governatore di New York. «Molti newyorchesi incoraggiano Cynthia a candidarsi e lei sta continuando a esplorare la sostenibilità della decisione», ha detto la portavoce Rebecca Capellan, interpellata dai media dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni. «Se e quando scioglierà la riserva ve lo farà sapere».

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Getty Images

Se tutto ciò dovesse materializzarsi, si tratterebbe di una delle primarie più intriganti della stagione elettorale: da un lato una celebrità al debutto in politica, dall'altra un veterano dell'establishment con due mandati alle spalle e con chiare ambizioni presidenziali.

Andrew non prendertela, ma noi sappiamo già da chi parte stare: Miranda for President!