Dai, parliamoci chiaro: a stabilire cosa è importante veramente e cosa no, in Italia, è Enrico Mentana. Se indice una maratona,beh, allora c'è buona probabilità che la cosa sia seria: antenne alzate e pop corn pronti in dispensa. E se alle 00:30 di lunedì 5 marzo con la sveglia per andare al lavoro puntata per le 6:30 c'era qualcuno incollato al TG di La7 non era di certo per seguire gli exit poll minuto per minuto che, salvo questa volta, lasciano sempre il tempo che trovano, e non c'entra nemmeno il fatto che gli italiani non andassero al voto da tanto tempo, tanto da non ricordarsene, garantito. Se uno alle 00:30 della stessa domenica notte di cui sopra non aveva acceso la tv sul red carpet degli Oscar ma sulla maratona dedicata alle elezioni 2018 il merito è di Mentana, Enrico Mentana. Lo 007 del giornalismo made in Italy.

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Il punto è che Enrico Mentana vero è meglio ancora di Enrico Mentana imitato da Crozza. Non le manda a dire a politici, giornalisti, ospiti, inviati (i suoi poveri inviati), ai suoi haters ma nemmeno ai suoi sostenitori. Enrico Mentana è quello che ride alle sue battute ma solo se le battute fanno davvero ridere. Enrico Mentana è il tg, per quelli di destra, centro, sinistra, e pure per i pentastellati che i giornali li devono disertare di default, per gli ottimisti e i catastrofisti, per gli interessanti e i fancazzisti. Per me, per tutti e anche per lui che negli anni ha maturato un certo ego.

Il vero vincitore delle elezioni 2018 è Enrico Mentana che con la sua maratona ha raggiunto il 100% dello share del nostro cuore. Perché è un giornalista d'altri tempi e ok. È uno che non molla. È uno che si impegna. È uno che si informa. È uno che si imbestialisce, che ci crede, che si batte. Enrico Mentana lavora sempre, tanto che salvo per qualche segno sul volto, sembra un cyborg programmato per essere instancabile, dice le cose fuori dai denti, anche quelle spiacevoli o forse soprattutto quelle spiacevoli, è retto, se una cosa non gli va prende e se ne va, punto. Anche se questo comporta rinunciare a una cosa che ama. Enrico Mentana con le sue maratone è una certezza perché se lo dice Mentana è vero, se lo dice Mentana è probabile che lo capisca il luminare cattedratico come la sciura Pina e persino io. Il vero vincitore delle elezioni 2018 è Enrico Mentana e la sua maratona ed è lo stesso motivo per cui sperare che dalle cosultazioni esca il suo nome sarebbe un errore perché vorrebbe dire che dovremmo rinunciarvi e no, va bene tutto ma alla maratona di Mentana non ci si rinuncia, non ci si può rinunciare.