Sospesi in attesa di approfondimenti. È un giudizio che non ha ancora il sapore della condanna ma certamente fa stare parecchio sulle spine il duo composto da Ermal Meta e Fabrizio Moro, fino a ieri in gara (e dati per favoriti sui social e dagli scommettitori, il che a quanto pare non è garanzia di successo) e oggi fuori, fin quando la Rai non si pronuncerà: la canzone con cui si sono presentati al Festival, Non mi avete fatto niente, è infatti - almeno in parte - molto simile a Silenzio, scritta dallo stesso autore e già portata alle selezioni di Sanremo Giovani due anni fa e interpretata da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali (che non arrivarono, però, a calcare il palco dell'Ariston). Meta e Moro, che teoricamente e tecnicamente sono ancora in gara, nella seconda serata del Festival sono stati sostituiti da Renzo Rubino, estratto a sorte e ripescato proprio quando stava "per farsi il birrone e mettersi in pantofole", come ha scritto lui stesso su Twitter.
Immediato il sostegno del popolo di Twitter:
Ermal Meta e Fabrizio Moro sostituiti con Renzo Rubino. Come se mentre stai mangiando le lasagne il cameriere ti togliesse il piatto dicendo: "Mi scusi, dobbiamo sostituire il suo piatto con dei broccoli".#Sanremo2018— Alberto Lazzaro (@AlbertoLazzaro) 7 febbraio 2018
E ancora:
ERMAL META E FABRIZIO MORO SONO IL FESTIVAL DI SANREMO. E HO DETTO TUTTO! NON FATE CAVOLATE! #IoStoConMetaMoro#NonMiAveteFattoNiente#Sanremo2018— Donato Bortone (@DonatoBortone) 7 febbraio 2018
Ma cosa dicono in proposito i diretti interessati? Mentre le interviste già concordate a Sanremo (tra cui la nostra) saltano una dopo l'altra "in attesa di nuovi sviluppi", è lo stesso Meta a prendere la parola sulla sua pagina Facebook:
«Abbiamo sentito parlare di plagio nei confronti della nostra canzone di Sanremo e il pomo della discordia è una canzone scritta da Andrea Febo (collaboratore storico di Fabrizio) che venne presentata nelle Selezioni di Sanremo giovani di 3 anni fa, venne scartata e MAI commercializzata. Fabrizio, io e Andrea abbiamo mantenuto una parte di quella canzone per non sacrificare qualcosa di bello (cosa che abbiamo raccontato in più interviste) e tutti e tre insieme abbiamo scritto una NUOVA canzone con un significato completamente diverso».
La Rai, però, non è (ancora) sicura di poter liquidare la questione con un'assoluzione. Secondo il regolamento, tutte le canzoni presentate al Festival devono essere nuove. Ma attenzione: «Sussiste inoltre la caratteristica di canzone nuova nell'eventualità di utilizzo di stralci campionati di canzoni già edite, sempre che questi – nel totale – non superino un terzo della canzone nuova stessa». Andrea Laffranchi, giornalista del Corriere della Sera che al Dopofestival ha fatto sentire l'audio di Silenzio dal proprio telefono, ci racconta: «Il brano incriminato, del resto, era disponibile anche sul sito della Rai. Virtualmente sotto gli occhi di tutti». Non sa cosa succederà ora ma azzarda una previsione: «Potrebbe finire con una soluzione di compromesso. Per esempio, potrebbero permettere al duo di esibirsi ancora, ma non partecipando più alla gara».
Intanto, l'hashtag #iostoconMetaMoro è diventato trending topic su Twitter: a un'ora dal lancio erano già 15.000 i cinguettii sul tema. Molti di loro, polemici:
Selezioni, prove e tutto. Nessuno si accorge del plagio, che non è plagio. Il brano è comunque idoneo. Prima serata, la canzone piace, prima in classifica di vendita. Cantanti sospesi. La coerenza. Vergognatevi. #IoStoConMetaMoro— LisaG_97 (@lisag_97) 7 febbraio 2018
Pur in questa situazione critica, Ermal e Fabrizio hanno comunque le loro soddisfazioni:
Nella giornata di oggi: singolo più scaricato su ITunes. Singolo più ascoltato su Spotify.Video con più visualizzazioni tra tutte le venti canzoni di Sanremo. Potete anche squalificarli, ma forse loro hanno già vinto così. #IoStoConMetaMoro— `` (@kurtsnrain) 7 febbraio 2018