Una voce inconfondibile e che è diventata uno dei simboli del rock italiano. Stiamo parlando naturalmente di Gianna Nannini la cantante toscana che ha saputo regalarci pezzi memorabili oltre che fra i più canticchiati in Italia. Una storia incredibile che merita di essere ripercorsa: tutte le tappe della carriera della cantante che ha fatto della voce rauca un marchio di fabbrica.

Gianna Nannini, biografia

Nata a Siena, la Nannini è una contradaiola dell'Oca. Ha studiato pianoforte presso il Conservatorio di Lucca e successivamente si è trasferita a Milano per dedicarsi esclusivamente alla sua carriera musicale. Gianna Nannini ha un fratello pilota: Alessandro Nannini che ha guidato in Formula 1. Nel 1976 pubblica il suo primo album con l'etichetta Ricordi, anche se il primo successo arriva quando Gianna Nannini canta America, singolo incluso nell'album California e che ha lanciato la cantante sul mercato intercontinentale. Soprattutto grazie alla collaborazione con il produttore Conny Plank, con il quale ha realizzato Sconcerto rock e Latin Lover, la Nannini conferma il suo successo al di fuori dei confini conquistando definitivamente il pubblico europeo.

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Gianna Nannini, canzoni che sono pietre miliari

Il fenomeno inizia nel 1984, anno in cui esce Puzzle, il suo sesto disco. Gianna Nannini con Fotoromanza conquista il pubblico italiano e poi intraprende un tour europeo di successo. Tra gli altri, ha partecipato al Montreux Jazz Festival. Tra agosto e ottobre è in tour nelle più grandi città italiane, circa 40 concerti, con un totale di circa 300.000 spettatori. Fotoromanza, grazie ad un video molto ben girato, rimane in cima alla classifica per due mesi, mentre Puzzle resta in pianta stabile per sei mesi tra i primi dieci della hit-parade italiana. Il disco resta nelle prime posizioni anche in Germania, Austria e Svizzera (dove Gianna riceve anche il disco d'oro). Con la stessa canzone, Gianna vince il Festivalbar.

Gianna Nannini, bello e impossibile

Nel 1986, la Nannini pubblica l'album Profumo con cui, grazie alla canzone Bello e impossibile, ottiene due dischi di platino in Italia, il disco d'oro in Germania e il platino in Austria e Svizzera. L'anno seguente, la compilation Maschi e altri vende un altro milione di copie. Nel 1990 registrò la canzone colonna sonora del mondiale di Italia'90: con Edoardo Bennato Gianna Nannini canta Un'estate italiana, una hit che viene ascoltata in tutto il mondo. Laureata nel 1994 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena col massimo dei voti, l'anno successivo si affaccia su un balcone del Palazzo Farnese, sede dell'ambasciata francese, e improvvisa un concerto in segno di protesta contro la decisione del governo transalpino di riprendere gli esperimenti nucleari sull'atollo di Mururoa.

Gianna Nannini, mamma nel nuovo millennio

Gli anni duemila sono decisamente prolifici per la cantante toscana. Gli album Aria e Perle (dove riprende il suo repertorio in chiave totalmente acustica) sono buoni successi, ma è il disco del 2006 Grazie che riporta la Nannini al primo posto in classifica dopo sedici anni. Il successo dell'album, che alla fine dell'anno risulterà essere il più venduto in Italia con circa 400.000 copie vendute, è dovuto specialmente ad un pezzo: Gianna Nannini con Sei nell'anima crea una hit che sarà anche colonna sonora del film Manuale d'amore 2. Ma un'altra cosa importante accade nella sua vita. Nonostante le voci che Gianna Nannini sia lesbica la rocker, che si è recentemente definita pansessuale, diventa mamma all'età di 56 anni, scatenando un dibattito sull'opportunità di avere figli in età avanzata. Il 26 novembre 2010 dà alla luce la figlia Penelope nella clinica la Madonnina di Milano, la sua vita cambia ma di certo non smette di cantare. Il 3 dicembre dello stesso anno esce, infatti, il singolo Ogni tanto, che anticipa l'uscita del disco di inediti Io e te ottenendo subito buone vendite, raggiungendo la terza posizione della classifica italiana dei singoli. Successivamente pubblicherà altri tre album: Inno, Hitalia e Amore gigante. E la sua storia non è ancora finita, anzi.