Ivanka Trump è una delle quattrocentomila donne che ogni anno, negli Stati Uniti, soffrono di depressione post-partum (in Italia le neo-mamme a soffrire di questa malattia sono tra l'8 e il 12 per cento, dati Ministero della Salute, ndr).

Niente gossip o malelingue, a raccontarlo è stata proprio la figlia del presidente americano Donald Trump in un'intervista che andrà in onda nel programma The Dr.Oz.

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«Ho sofferto di depressione post partum, in qualche modo, con ognuno dei mie tre figli» ha detto Ivanka. Sposata con Jared Kushner, Ivanka Trump è mamma di tre figli: Arabella, 6 anni, Joseph, 3 e Theodore, 1, arrivato mentre la 35enne era al fianco del padre durante le primarie presidenziali.

«È stato un periodo molto arduo ed emotivo per me – ha spiegato – sentivo come se non potessi essere all'altezza delle mie potenzialità di genitore, imprenditrice o manager. Ho avuto tre gravidanze molto facili, per questo la depressione mi ha colpita ancora più duramente».

Ivanka Trump depressione post-partumpinterest
Getty Images

«Ho deciso di parlarne perché si tratta di un argomento molto importante. Io sono una donna impegnativa, ambiziosa, appassionata ma questo è un tema che riguarda i genitori di tutto il mondo» ha aggiunto Ivanka Trump.

A colpire di questo racconto è proprio questo. Come accade, e può accadere, a me che sto scrivendo o alla mia vicina di posto sul treno, a guardarla così non lo diresti mai.

Teutonica, sguardo fiero, sorridente quando deve e altrettanto severa quando qualcosa non va come aveva previsto. Ivanka Trump, indipendentemente dal fatto che ci riesca o meno, dà l'impressione di essere una che proprio non ci sta a essere solo «una figlia di», e nemmeno una a cui basta fare la parte della ricca ereditiera, bellissima e mondanissima. Non sembra indifesa, non sembra una da facili tentennamenti.

Eppure, succede proprio così, quando meno te lo aspetti, a chi meno te lo aspetti.