Originaria di Parenzo (Croazia), Rita Rusić è nata il 16 maggio 1960. Produttrice cinematografica. Attrice. Sceneggiatrice. Ma soprattutto, nella memoria dei più, ex moglie di Vittorio Cecchi Gori (matrimonio nel 1983, separazione nel 1999), da cui ha avuto i figli Vittoria (1986) e Mario (1992).

L'età di Rita Rusić

Ha 57 anni, Rita Rusić, e di cose ne ha fatte tante e ne ha viste anche di più. L'origine. «Stando al cognome, un'origine slava. Ma lei, in una lontana occasione, corresse l'interlocutore: "Il cognome dei miei è Rosselli. Dovettero cambiarlo per disposizione delle autorità". Impossibile verificare» (Enrico Mannucci). È stata profuga croata nel campo di Capua, allieva dalle suore del Collegio delle bambine di Roma dai 6 ai 14 anni, modella di Postalmarket (vendita per corrispondenza), odontotecnica diplomata a Milano, fidanzata di un imprenditore chimico brianzolo che a detta sua «era più ricco di Vittorio».

Rita Rusić attrice, produttrice e distributrice

È stata la Barbara Uraia di Attila, flagello di Dio con Diego Abatantuono. È stata, per tutti e soprattutto, la moglie di Vittorio Cecchi Gori, padrona incontrastata del cinema italiano, manager tostissima e dalla forte personalità. È stata prima povera e poi miliardaria, poi anche ex miliardaria. Il padre di Vittorio, fece presto ad inquadrare il tipo, quando la conobbe sentenziò: «Quella lì, a mio figlio se lo mette in saccoccia». Non solo moglie, anzi, soprattutto donna in carriera nella sua vita fece di tutto. Dei suoi anni da produttrice ha raccontato: «Come produttore mi ha segnato Il ciclone di Pieraccioni per il successo travolgente, inaspettato, esagerato; come distributore La vita è bella di Benigni». E poi: «Lavoravo fino a mezzanotte, settanta film all'anno distribuiti e una decina prodotti. Il '97-'98 fu una stagione folle: 230 miliardi di lire nelle sale. Quando ti ricapita?».

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La (ex) moglie di Cecchi-Gori

«Per me la separazione è stata come il day-after, come la bomba atomica, ci siamo ritrovate da sole, io e mia sorella (Lierka, che lavora con lei – ndr). Non solo finiva il mio matrimonio, ma finiva anche tutto il resto della vita. Sono andata via dal gruppo in cui avevo lavorato a tempo pieno per anni, dai dipendenti, dagli attori, dai registi. Ho provato un disagio enorme, ma anche un gran senso di libertà, una leggerezza, ho scoperto cose bellissime che non conoscevo. E dire che fino a quel momento ero stata molto miliardaria… (si può essere "molto" miliardari? Bah...)» (da un'intervista con Fulvia Caprara). Con Vittorio s'è riappacificata da un paio d'anni e ha ripreso a lavorarci insieme. «Sono i figli che fanno cancellare i brutti ricordi. Con Vittorio non abbiamo mai smesso di parlarci, abbiamo due figli in comune. I rapporti sono migliorati dopo che è uscita di scena la compagna (cioè Valeria Marini ndr.)».

Vista da vicino

Ha scritto di lei Paolo D'Agostini: «Se non l'hai mai incontrata da vicino trovi in lei quello che ti aspettavi: l'aria tosta, la statura vertiginosa e i segni di una femminilità un po' alla Crudelia Demon (vertiginosi anche il rosso delle unghie e i tacchi degli stivaletti). Ma ti sorprende che sia anche spiritosa».

Ipsa dixit

Dopo l'arresto di Vittorio Cecchi Gori per bancarotta (luglio 2008), è stata protagonista di un'accesa polemica con Valeria Marini: «Io sono l'unica che va a trovarlo. In quanto ex moglie e madre dei suoi figli, sono la sola autorizzata a farlo. Vittorio non ha più nessuno tranne me. Di lei non parlo. È una donna che non rispetto e tutto quello che dice non è classificabile».

Significato storico

Rita Rusić: laddove si dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che la bellezza conta, ma il cervello ancor di più.