Gli eredi al trono hanno diritto a tutta una serie di privilegi. Se fino a poco tempo antiche tradizioni dominavano nell'ordine di successione per la monarchia britannica, con l'arrivo del principe George e della principessa Charlotte molte di quelle tradizioni sono cambiate. Ma far parte della famiglia reale prevede ancora alcune abitudini. Eccone 7 che forse non conoscevi.
1. Non hanno bisogno di un cognome
Ogni reale che ha per titolo «Sua Altezza Reale» non ha bisogno di usare un cognome. Prima del 1917 i reali britannici usavano il nome dalla casa o della dinastia a cui appartenevano, ma in quell'anno re Giorgio V cambiò le carte in tavola adottando Windsor come cognome della famiglia. Nel 1960, la regina Elisabetta fece un altro cambiamento e decise che i suoi figli avrebbero usato il cognome di Mountbatten-Windsor questo per accontentare un desiderio del principe Filippo. A meno che il principe Carlo non sceglierà di cambiare questa direttiva quando salirà al trono, continuerà a essere della Casa dei Windsor e i suoi nipoti useranno il cognome di Mountbatten-Windsor.
2. È inopportuno che un erede al trono vada a scuola
Quando il principe Carlo si iscrisse alla scuola Hill House di Londra fu il primo della casa regnante a non avere un tutore privato. Carlo e Diana hanno continuato su questa linea iscrivendo i principi William e Harry in una scuola prestigiosa. E il principino George ha iniziato a frequentare una scuola primaria privata a sud-ovest di Londra.
3. Gli eredi maschi non hanno più la precedenza sulle sorelle
Nel 2013 la legge del XVII secolo è stata modificata con il Succession to the Crown Act. Si è stabilito che l'ordine di successione è quello di nascita e non di genere. Quindi, la principessa Charlotte, secondogenita del Duca e della Duchessa di Cambridge, potrebbe un giorno portare la corona, in particolare nel caso in cui suo fratello, il principe George, non avesse figli. Charlotte rimarrà, quindi, quarta in linea di successione al trono, davanti a suo zio, il principe Harry (che occupa il quinto posto), e questo varrà anche nel caso in cui William e Kate avessero un altro figlio maschio.
4. Gli eredi al trono necessitano del permesso della regina per sposarsi
Nel 1772 re Giorgio II ha promulgato il Royal Marriages Act stabilendo che i suoi discendenti non potessero sposarsi senza il consenso del monarca regnante. Questa legge ha avuto conseguenze non da poco, soprattutto in tempi recenti, quando il re Edoardo VIII ha abdicato al trono per sposare Wallis Simpson. E sebbene la regina Elisabetta non abbia mai impedito formalmente alla sorella, la principessa Margaret, di sposare il capitano Townsend, il loro matrimonio non è stato mai celebrato. Per fortuna il Succession to the Crown Act ha cambiato questa norma e ora solo i primi 6 in linea di successione al trono devono chiedere il permesso al monarca regnante per sposarsi. Visto che Harry è il quinto in tale linea, qualora volesse sposare Meghan Markle, dovrà chiedere il permesso alla nonna.
5. Il principe William sarà il primo re a essere nato in ospedale
Tanto lui che suo fratello sono nati in ospedale. E anche la Duchessa di Cambridge ha partorito in una clinica. Una novità visto che la Regina è nata invece in una casa di proprietà dei genitori di sua madre, mentre il principe Carlo è venuto al mondo tra le mura di Buckingham Palace.
6. La nascita di un erede al trono viene salutata con i colpi di cannone
Un totale di 62 colpi di cannone (a salve) vengono sparati a Hyde Park, Green Park o sulla Torre di Londra per salutare la nascita di un nuovo erede al trono, indipendentemente dal posto che va a occupare nella linea di successione al trono. L'ultimo saluto del genere c'è stato nel 2015 per la nascita della principessa Charlotte.
7. È quasi impossibile per un erede al trono rinunciare ai suoi diritti in linea di successione
Tuttavia è il Parlamento britannico a dire chi succede al monarca per via di una dottrina nota come «Parliamentary supremacy». Non sarà dunque la Regina che stabilisce chi le succederà, bensì il Parlamento. Una volta salito al trono, un monarca ha il diritto però di abdicare, come per altro ha fatto re Edoardo VIII nel 1936.