Shailene Woodley si avvia verso l'auto, quando all'improvviso viene circondata da poliziotti ed arrestata. Le immagini sono state trasmesse in diretta sul suo profilo Facebook il 10 ottobre 2016, quando l'attrice è stata accusata di violazione di proprietà: insieme a duecento nativi americani protestava contro la costruzione dell'oleodotto Bakken in North Dakota. La notizia non mi ha sorpreso, considerato quello che mi aveva detto solo pochi giorni prima al festival di Zurigo: «Credo troppo nella natura e nelle future generazioni per potermene stare qui seduta con le mani in mano e permettere che vengano compiute ingiustizie». L'occasione di incontrare l'attrice diventata famosa col mélo Colpa delle stelle e la saga per giovani adulti Divergent, è quella di parlare di Snowden. Nel film di Oliver Stone è nella parte di Lindsay Mills, la fidanzata dell'ex agente Cia (lo interpreta Joseph Gordon-Levitt, ndr) che, spifferando al mondo il piano di sorveglianza di massa del Governo Usa, ha reso la giovane donna una celebrità suo malgrado.

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Shailene Woodley e Joseph Gordon-Levitt in una scena di Snowden.

«Lindsay, a differenza di me, non ha scelto una vita sotto i riflettori e, nonostante le avversità è riuscita a proteggere la sua vita privata», mi racconta Shailene Woodley, che tra le mani stringe un libro di ricette. Quando lo noto, mi spiega: «Me lo hanno regalato al ristorante perché sono vegetariana. Ai fornelli me la cavo bene, una volta cucinavo delle gran bistecche, ora non più». Venticinque anni compiuti il 15 novembre 2016, Woodley spicca nel panorama dei coetanei hollywoodiani per le prese di posizione politiche degne di una pasionaria. «Sono stata attratta da questo film perché, quando è scoppiato lo scandalo di Edward Snowden, sono rimasta scioccata. Io appartengo forse all'ultima generazione che ancora non aveva un iPhone a scuola, ma mi basta pensare a mio fratello, di soli tre anni più piccolo di me, che si rapporta al mondo attraverso lo smartphone, per capire cosa voglia dire questa raccolta di dati personali attraverso Internet. Ecco perché è importante parlare di privacy».

La sua è più limitata per via del suo ruolo pubblico...

Io però questa vita l'ho scelta e so che a giornalisti&co piace frugare nella vita privata delle star; ormai non ci faccio più caso. Casomai a dispiacermi è che nell'industria dell'intrattenimento molta gente scrive cose false per vendere di più, oppure mi chiede cose banali mentre io vorrei solo parlare di cinema e arte. Ma d'altra parte viviamo nell'era dei reality show e delle Kardashian, che cavalcano questo modello di informazione.

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Shailene Woodley a un convegno sulla rivoluzione climatica.

Recitare in Snowden per lei ha un significato politico?

Il mio impegno è iniziato con la campagna a favore di Bernie Sanders(il senatore candidato alle primarie del Partito democratico, battuto da Hillary Clinton, alle ultime elezioni Usa, ndr). Mi ha convinto a sostenerlo Susan Sarandon, che ammiro molto perché lotta in prima persona affinché il governo si occupi dei bisogni del 99 per cento della popolazione e non del restante 1 per cento. Perciò questo film è importante: negli Usa il diritto alla privacy è diventato un privilegio. Ormai tutti utilizzano i social media, compreso lei, pur sapendo che le multinazionali e il governo approfittano di ciò per raccogliere dati sul nostro conto. Io sto su Instagram e Twitter da quando ho fatto campagna per Sanders, ma sono consapevole che tutto quello che condivido è pubblico. Il vero problema è che si viene spiati non solo quando sei sui social, ma anche quando mandi una mail o un messaggio con WhatsApp. E questa è solo una delle tante forme di sorveglianza.

Mi faccia un esempio.

Una volta facevo shopping online e poco dopo ho ricevuto una mail pubblicitaria dei prodotti che stavo guardando. Siamo tracciati, e chissà a quali dati personali rinunciamo quando firmiamo le condizioni di utilizzo di alcuni servizi online. Ma chi le legge fino in fondo? Né ho modo di impedire a un eventuale hacker di collegare un computer alla mia auto e seguire via Internet il mio percorso fino a casa.

Questo scenario la spaventa?

Non sono una paranoica e non voglio essere paralizzata dalla paura, ma cercare di cambiare le cose e migliorare. Per questo mi ero impegnata per Bernie.

Shailene Woodley ospite del programma Last night con il senatore Bernie Sanders, da lei appoggiato.pinterest
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Shailene Woodley ospite del programma Last night con il senatore Bernie Sanders, da lei appoggiato.

Le cose poi sono andate molto diversamente e l'America ha scelto Donald Trump. Ma, in campagna elettorale, che il Partito democratico abbia sostenuto Hillary e non Sanders non l'ha fatta rimanere delusa dalla politica?

Mi ha deluso il partito, non Sanders. Si può restare innamorati della politica anche se non vinci. Sanders ha reso comunque un grande servizio al Paese: è stato capace di ispirare le nuove generazioni. I suoi programmi hanno saputo far breccia nei giovanissimi: ho visto migliaia di sedicenni trascinati dalle sue idee. Per questo bisogna guardare con ottimismo alle elezioni del 2020. La strada giusta è impegnarsi in prima persona, grazie anche alla tecnologia che oggi permette di informarsi su tutto, semplicemente consultando Wikileaks.

Le giovani generazioni però sul discorso della privacy sembrano meno "sensibili", come se vi avessero rinunciato...

Diciamo la verità , la privacy non esiste più. Mi preoccupano di più i "vecchi", perché sono disposti ad accettare senza discutere qualsiasi forma di controllo in nome della presunta sicurezza nazionale.

Insomma, questo film per lei ha un valore aggiunto, vero?

Tutti capiamo il valore dell'amore e del sacrificio, e cosa vuol dire sapere che qualcosa è sbagliato e scegliere se stare zitti oppure farsi avanti e denunciare tutto. Edward ha deciso di sacrificarsi per combattere un'ingiustizia. Quando ho incontrato la vera Lindsay, prima di interpretarla, ho cercato di dimostrarle che anche io sono come loro: sto dalla parte della gente.