"Non c'è bellezza senza verità", questa la filosofia che ha ispirato il calendario Pirelli 2017, firmato da Peter Lindbergh, e presentato stamattina alla stampa presso l'Hotel Salomon de Rothschild, a Parigi. Insieme al fotografo, al suo terzo The Cal, l'amministratore delegato del gruppo Pirelli Marco Tronchetti Provera, e tre delle magnifiche protagoniste dello shooting, Uma Thurman, Nicole Kidman e Helen Mirren. «Ho scelto delle attrici di talento perché m'interessava raccontare la vera essenza della bellezza, rompendo lo stereotipo della perfezione artefatta e senz'anima» spiega il fotografo.

«Oggi la bellezza è quanto mai distante dalla realtà, è costruita, finta, e ha un forte valore commerciale. Io volevo fare tutto il contrario. Volevo che il mio calendario diventasse un URLO contro la bellezza stereotipata, contro il terrore della giovinezza a tutti costi. Per questo ho chiamato a raccolta attrici che avessero un ruolo importante nella mia vita e che si fidassero di me».

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Hanno risposto all'appello in 14, da Kate Winslet a Robin Wright, da Alicia Vikander a Penelope Cruz, e ancora Charlotte Rampling, Julianne Moore, Lupita Nyong'o, Jessica Chastain, Lea Seydoux... Il video del backstage è una poesia. «Sono arrivata sul set struccata e coi capelli bagnati» racconta Julianne Moore «Peter mi ha detto: va bene così...». «Interpretare un personaggio al cinema è più facile perchè ti metti nei panni di un altro. Davanti all'obiettivo del fotografo invece devi essere te stessa» dice Penelope Cruz. «Devi avere il coraggio di esporti, condividere con gli altri ciò che sei davvero. E questa è la cosa che mi spaventa di più» aggiunge Robin Wright. È esattamente quello che cercava Lindbergh, spogliare le donne, metterle a nudo, ma in un modo diverso da quello a cui ci hanno abituato i calendari: «raccontando la loro intimità, le emozioni che sanno trasmettere». «Quando Peter mi ha chiesto di posare per il calendario Pirelli, m'immaginavo con un rossetto rosso fuoco e un'aria decadente, magari anche con un vestito succinto e una coda» confessa ridendo Helen Mirren. «Invece mi ha chiesto di mettermi sulle spalle una coperta. Decisamente lontanissimo da quel che pensavo... Ma è stata una sfida: essere semplicemente ciò che sono davanti all'obiettivo».

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«Peter vuole arrivare alla parte più vulnerabile di te. Disarmarti» rivela Charlotte Rampling. «Sono stufa di questa bellezza fresca, da eterne verginelle che ci impongono» dichiara Kate Winslet «È più interessante quella di una donna di 40 o 50 anni. A Peter ho chiesto di fotografarmi le mani: non so se mi piacciono, ma fanno parte di me, di ciò che sono adesso». Per tutte queste ragioni il calendario Pirelli è un elogio delle donne e dell'empowerment femminile. «È un manifesto al coraggio di essere se stesse, senza essere manipolate e senza badare al giudizio degli altri. Se ci si accetta non è possibile essere brutti, neanche con una proboscide da elefante al posto del naso» scherza Lindbergh.

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«Per fortuna la mentalità sta cambiando» continua Helen Mirren «E questo calendario ne è la prova. Siamo stati abituati per anni a foto con modelle e location strepitose. Ora dobbiamo riabituare i nostri occhi a cogliere la bellezza di ciò che è umano e reale». È l'inizio di una rivoluzione culturale che mira a guardare il mondo e le cose con uno sguardo diverso. «Io ho due figlie femmine, oltre a un maschio, e so quanto sia importante x le ragazze il giudizio sul corpo. Bisogna liberarle da questo pre-giudizio per riportarle verso altri valori: l'intelligenza, la cultura, l'interiorità». È lì la vera bellezza. «Che poi, in tutta onestà, io le modelle in bikini non le ho mai trovate sexy» conclude Lindbergh. «Loro sono sexy!» e indica le sue muse. Stasera gran Gala dinner con più di 600 ospiti da tutto il mondo alla Cité du Cinéma di Saint Denis. In onore della bellezza. Quella vera.

Ecco il video del making of del calendario Pirelli 2017: