Non vedevo una tavolata così perfettamente divisa tra maschi e femmine da quella sera di quei mondiali di quella testata di Zidane. All'epoca i maschi difendevano il giocatore italiano, mentre le femmine dicevano che un figo come Zidane poteva fare quel che voleva. Adesso il dibattito verteva su un'intervista. Nella quale l'intervistatore, per dire che l'intervistato era ingrassato, diceva il numero. Quel numero, il peso, su cui mentiamo con tanto zelo. 

Solo che le femmine – addestrate da anni di pubblici sbugiardamenti, amiche stronze che svelano che non ti entra davvero la taglia che dici, diete ritagliate dai giornali fin dalle scuole medie, armadi con quattro taglie diverse di vestiti – le femmine sanno che s'ingrassa, si dimagrisce, che sarà mai, mica è un dramma, succede. 

Le femmine concordavano: l'intervistatore è uno screanzato, ma quel numero non se lo ricorda più nessuno. I maschi, invece, quel temibile numero da display della bilancia se lo ricordavano tutti, e formavano un coro perfetto: se pubblicassero il mio peso sul giornale, non uscirei più di casa. È stato quella sera che ho iniziato a rendermene conto: i maschi sono molto più fissati di noi. 

Anche perché alla stessa cena, esaurito l'argomento dell'intervista col peso svelato, un autore televisivo raccontava di dover decidere se lavorare di nuovo, nella prossima stagione, a un programma appena terminato. Le femmine dicevano: certo, che domande, c'è la crisi, mai rinunciare a un anno di fatture certamente saldate. Lui diceva che era una produzione particolarmente stressante: «Sono ingrassato 12 chili in due mesi». Dai maschi della tavolata si è levato un unico singulto, come davanti a certe scene di film horror. 

Quando hanno cominciato a rubarci l'ossessione della ciccia? Prima di mettersi a rubarci le pinzette per le sopracciglia? Dopo averci rubato l'appuntamento per la ceretta? Alla presentazione milanese del suo film, Paolo Virzì ha risposto a Natalia Aspesi, preoccupata per la magrezza della protagonista, che «lei ci mette un attimo a dimagrire, non come me che più ci provo e più ingrasso». Lo dicevo anch'io, da piccola. Non mangio niente, ma non dimagrisco. Quand'è che sono diventati delle ragazze, i maschi?