L'incubo di tutte noi arriva quasi subito, alla prima puntata di Divorcela serie con cui Sarah Jessica Parker torna in tv, e stavolta con un personaggio adatto alla sua età (probabilmente neanche lei ne poteva più delle preoccupazioni da venticinquenne che le facevano avere gli sceneggiatori di Sex and the city). 

L'incubo è un marito che fa un brindisi di compleanno e dice che alla moglie non piace compiere cinquant'anni, ma tanto non ha mai dimostrato la sua età, «fino a quest'anno, quando gli anni le sono precipitati addosso tutti insieme. Scherzo, è una battuta: sei sempre bellissima, è uno dei vantaggi del non aver avuto figli, che poi sarebbe la tua funzione biologica». 

Sarà che mi sono ritrovata a guardare un'anteprima di Divorce (che va in onda su Sky Atlantic dal 30 novembre 2016) il giorno in cui tutte sbeffeggiavano la brillante trovata del Fertility day, ma il mio primo pensiero è stato che quel cafone d'un marito, quello che riesce in due frasi a dirti che sei una vecchia e che non hai fatto il tuo dovere di portatrice d'ovaie (e buon compleanno!), quello lì dovrebbe trasferirsi in Italia e fare il ministro della Salute. 

Il secondo pensiero è stato che in certi Paesi uno così, che pensa che le donne siano contenitori d'uova con la data di scadenza chiaramente stampigliata e sia dovere della società ricordarglielo, è il personaggio grottesco d'una serie comica. Qui, è una linea-guida ministeriale. 

Il terzo pensiero è stato per un'altra serie ancora non trasmessa qui, The Mindy project, in cui la protagonista è una ginecologa che gira per le università a suggerire alle studentesse di congelare le uova: così possono fare tutta la carriera che desiderano e poi riprodursi quando saranno professionalmente appagate. Sarebbe bello pensare che anche qui il Fertility day (in inglese, che fa moderno) servisse a dirci che esistono i freezer. E non a dirci «Accantona le tue ambizioni e riproduciti, per il bene della patria: