Milano Zucchero e Catrame, la playlist di Matteo Maffucci e del suo diario da expat a Milanopinterest

Canzone per leggere l'umore: We are nowhere and it's now di Bright Eyes

Cara Milano,

Fra qualche giorno torno, giuro.

Sto raccogliendo le idee, tra un concerto e l'altro, tra un strada nuova che parte e una canzone che nasce. Sto facendo elenchi di tutto quello che devo fare, cambiare, modificare, migliorare, iniziare e chiudere.

Nel frattempo non vedo l'ora di vederti.

Non è una sensazione malinconica, quella è tutta dedicata a Roma, perché i ritorni lì sono sempre gli stessi e da sempre mi confortano. Con te, Milano, ancora vivo il brivido dell'incognita e della scoperta.

Nell'app Promemoria del mio iPhone ho scritto di te.

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Matteo Maffucci

La novità è che mi manca l'inverno. Mi manca quel freddo tagliente, la vita che scorre, anche il traffico. Mi manca il campionato senza le soste per la nazionale, il Natale (oh, manca poco!), lo shopping dei maglioni nuovi, il divano e il plaid, il «No, oggi non esco, piove».

Lo so, storcerete il naso, ma a me la cosa che piace di più è la vita che scorre senza l'ansia del divertimento e della spensieratezza a tutti i costi.

Quella, anche per una forma di invidia per chi giustamente se la organizza, per colpa (benedetta!) della musica non la provo da almeno un decennio. L'estate faccio altro. Vado a casa di chi in questi anni mi ha regalato tutto. La libertà di fare ciò che amo. Bel privilegio, lo so.

Quindi scusatemi.

Milano, ho ancora un sacco di cose da capire di te, di come cambi con il tempo che cambia, di come ti rinnovi e come ricominci. Ma in fin dei conti più che scriverlo mi serve aspettare, e io non sono mai stato uno bravo a farlo. Tutto subito, di corsa, cavalcando il tempo cercando di non essere risucchiato. Tutto adesso, mai domani, ma anche sì.

Allego foto della mia via, che mi manca, che ho richiesto al mio particolarissimo comitato di quartiere formato da: Lele del bar Vertigo, Francesco del ristorante Gli Orti del Belvedere, Ercole dell'alimentari, Serena della boutique Davini, Simone Lunghi del Circolo San Cristoforo, Yoghi del Consiglio di Zona e la famiglia Amato per ogni cosa che puoi chiamare casa.

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Matteo Maffucci

Manca poco e sono lì, torno sul serio.

Un bacio

Matteo