La scrittrice Barbara Alberti risponde alle lettrici e ai lettori di Gioia! che vogliono sottoporle i loro problemi di cuore: scrivetele all'indirizzo maleducazione.sentimentale@hearst.it. Ecco il suo consiglio a una donna che si lamenta perché il suo compagno non è romantico ed è poco affettuoso in pubblico.

La lettera

«Cinque anni di convivenza, lui è l'amante perfetto. Salvo due cose: 1. mai un fiore, un regalo per San Valentino, una cena a lume di candela, non è per niente romantico; 2. la cosa che più mi dà fastidio: quando siamo in compagnia è troppo riservato, non dimostra il suo amore. Le altre coppie sembrano più felici di noi e noi sembriamo una coppia qualunque. Gliel'ho detto, ma lui niente…». (M.L. 1975)

Risponde Barbara Alberti

Faccio da tempo una piccola e vana battaglia contro l'offesa alla parola "romantico", usata come "sentimentale", mentre è il suo contrario. Il Romanticismo era il trionfo della passione, dell'amore come espressione del rischio. Il giovane Werther non fa regalucci alla sua Carlotta, né cene a lume di candela, si spara per lei. Non dovresti rimpiangere quei gesti formali e uguali per tutti, i riti collettivi che fanno battere il cuore solo al mercato, con lo spaccio degli atroci gadget di San Valentino. Quanto al fatto che lui non ostenti il vostro amore in pubblico, sei matta a lamentartene. Lui così protegge e rispetta la vostra intesa. Ci tieni alle smancerie in pubblico? Ti hanno così bollito la tv e i social, da credere che l'amore esista solo se viene rappresentato davanti a una platea reale o virtuale? La felicità non ti basta, se non la sbatti in faccia agli amici? Forse non la meriti.