Durante la campagna elettorale americana, tutto sembrava filare per il meglio: la Corea del Nord «endorsava» Donald Trump definendolo su un quotidiano di regime «uomo saggio e lungimirante» e il tycoon non escludeva di poter sistemare le cose con Kim Jong-un alla buona, magari «invitandolo a mangiare un hamburger». Acqua già passata.

Lo scorso fine settimana, mentre il presidente degli Stati Uniti e il premier giapponese Shinzo Abe cenavano con le rispettive signore nell'agio della tenuta di Mar-a-Lago, in Florida, il bullo di Pyongyang ha detto la sua lanciando un missile balistico nel mare di Tokyo. Ci si chiede ora con qualche apprensione quale sia il piano B di Trump, posto che la diplomazia dell'hamburger potrebbe non funzionare.