Se Trump avesse dato retta a Sally Yates, l'ex procuratrice generale Usa e ministra ad interim licenziata con l'accusa di tradimento, si sarebbe potuto godere il suo primo weekend presidenziale in Florida; con quel che è costato al contribuente americano, tra l'altro. Sally glielo aveva spiegato con le buone, che il Muslim ban (il divieto di accesso negli Stati Uniti per i musulmani provenienti da 7 Paesi) è una boiata indifendibile sotto parecchi punti di vista, ma lui niente, figurarsi se dava retta a una signora dalla trentennale e impeccabile carriera all'interno del Dipartimento di giustizia Usa.

Coat, Public speaking, Formal wear, Blazer, Spokesperson, Flag, Speech, Orator, Employment, Pantsuit, pinterest
Getty Images
Sally Yates.

Così, silenziata Sally, s'è preso l'uno-due che sappiamo: prima dal giudice federale di Seattle James Robart, che ha temporaneamente bloccato il ban; poi dalla Corte d'appello di Washington, che ha respinto il ricorso urgente presentato dalla Casa Bianca. Così ha passato il suo primo weekend a twittare contro bad people, giudici e giornali, e a fare le facce brutte durante il ballo della Croce Rossa.

Cap, Column, Protest, Ancient roman architecture, Ancient rome, Baseball cap, Ancient history, Roman temple, Rebellion, Law enforcement, pinterest
Getty Images
Manifestanti contro il Muslim ban.