La scrittrice Barbara Alberti risponde alle lettrici e ai lettori di Gioia! che vogliono sottoporle i loro problemi di cuore: ecco il suo consiglio a un uomo che ha rapporti difficili con la suocera.

«Ho 65 anni, mia moglie 18 anni di meno. Non ero il marito che i suoi avrebbero voluto: ateo, separato, più vecchio, e scrivevo cose strane. Andò bene finché vivevamo all'estero. Poi nacque nostra figlia, e il giorno stesso mia suocera sgomitò per essere la prima a prenderla in braccio. Quando ci sposammo, mise la faccia da funerale. Per lei conta solo vedere la nipote. E sempre quella frase a mia moglie: «Ricordati che la tua famiglia siamo noi». Mia moglie protegge la madre e accusa me di essere ossessionato. Esasperato da vari episodi, un giorno che sono venuti inaspettati non li ho fatti entrare. Scandalo eterno. Mia moglie è figlia unica, la madre ha sempre scaricato su di lei i suoi problemi, e si sente in colpa per avere deluso le sue aspettative sposando me. Ha un velo di tristezza per la madre e ciò mi addolora. Non sono una persona facile». Un marito

La risposta di Barbara Alberti

Mi scusi se ho riassunto la sua lettera affascinante, ritratto di un anticonformista, saggio e attento all'essenziale. Avere come rivale la madre di una moglie amata è atroce. Anche mia suocera credeva di essere la padrona di suo figlio, ma lui la ridusse alla ragione. Quando trovò i suoi genitori che, in nostra assenza, facevano visitare il bambino dal loro medico di nascosto, li cacciò di casa. E non parliamo di quando diventai nonna io, mi montai subito la testa. La nonnità è una brutta bestia, ti pare d'essere madre due volte, di avere ogni diritto, e toccò a mio figlio sventare il mio primo attacco e farmi capire che un nipote non è un grimaldello per violare le vite altrui. Peggio di tutti sta sua moglie, in mezzo fra due che si odiano, tentando un equilibrio impossibile fra una madre cieca e un marito che ci vede troppo, con la straziante impressione di tradire l'uno e l'altra amandoli entrambi, e sordamente forzata a scegliere…Vincerà il primo che abbasserà le armi.

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