L'anno nuovo è come un sabato di sole.

Tutto è possibile, basta volerlo. Poltrire, uscire, mangiarsi il mondo. Dipende da quanta fame hai, di vita e di avventura, o quanto sonno. Chi dorme di solito non piglia pesci, lo dice anche il proverbio. Chi si alza presto invece parte in vantaggio, perché se ben usate le ore diventano giornate, cassetti pieni di cose, bomboloni alla crema da divorare con gusto senza pensare al dopo, ai bottoni e alle zip.

I miei sabati di sole sono collane di buoni propositi, perle colorate di intenzioni virtuose. In 24 ore vorrei fare tutto: la colazione al bar con cappuccio e brioche, la lenta lettura di un giornale fragrante, la spesa prima delle orde barbariche, le mostre, la "Feltri", un po' di shopping, due passi nel verde e quattro chiacchiere lievi – nessuna comunicazione di servizio, please, nessun messaggio entro i 140 caratteri – qualcosa di bello con le mie ragazze, il pisolo sdraiata sul divano, il tè delle cinque, le venti pagine dell'ultimo capitolo per attaccare finalmente un libro nuovo, e poi gli amici, il cinema, le serie a sazietà.

I miei sabati di sole sono collane di buoni propositi, perle colorate di intenzioni virtuose.

Ovviamente non combino che 1/10 di quel che vorrei, anche se mi alzo presto. Perché nel frattempo il bagno è occupato e la caldaia rotta, il gatto vomita, la figlia è inversa, quell'altra ha i compiti e chiede aiuto, quando si arriva al bar alle 11 ci sono solo le brioche vegane (senz'uova, senza burro, senza latte, non si capisce perché costino il doppio), il quotidiano è stropicciato, la voglia di chiacchiere azzerata, ci si rifugia al super nervosi, si fa la fila, si torna a casa. E si ripassa scienze. Così il sabato sfuma, ed è già sera.

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Lo stesso capita con l'anno nuovo. Sembra infinito e passa in un soffio. Per questo conviene non rimandare, non farsi vincere dalla pigriza, imporre la logica del voglio e posso contro la pratica disfattista dell'anche no. Niente checklist, niente piani a scadenza, solo tenace ottimismo ed epica volontà per portare a casa giusto un paio di cose. Pensate a quelle che vi stanno più a cuore (tempo, riposo, glutei scolpiti, l'uomo dei sogni o un nuovo progetto), e poi con fiducia lavorateci su. Gli astri magari vi daranno una mano. La nostra Francesca ci ha fatto un oroscopo che dice a ogni segno su cosa puntare: in pratica aiutati, che Giove t'aiuta.

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Per tutto quello che riguarda il resto, il mondo là fuori che non dipende da noi, sul nuovo numero di Gioia! in edicola dal 2 gennaio 2017 abbiamo provato a fare un po' di pronostici: ambiente, politica, migrazioni, donne… Nel nuovo anno che cosa accadrà? Lo abbiamo chiesto ad alcuni esperti. L'anno passato ha agitato spettri e lasciato molte faccende in sospeso. Lo avevamo aperto all'insegna del pink power, ci siamo ritrovate con una Clinton a pezzi e un presidente che fa paura a tutti, tranne a chi l'ha votato. La storia sembra voler andare all'indietro, con le frontiere, gli slogan xenofobi, i soliti inciuci dell'era analogica. Di buono rimane solo la Merkel, icona imperitura di un mondo che resiste. Le previsioni non sono rosee ma almeno lei va avanti e non si arrende, ricandidandosi per il suo quarto mandato in una Germania al fianco, che può reagire o ripiegarsi su se stessa. Non arrendiamoci neppure noi. Di cose per cui valga la pena "vivere e combattere" ce ne sono tante in questo 2017 appena nato. Ve ne diamo un piccolo assaggio sul numero in edicola e qui sul nostro sito. Never give up! E se c'è il sole, fiondatevi fuori.

Di cose per cui valga la pena "vivere e combattere" ce ne sono tante in questo 2017 appena nato.

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