Chissà perché le chiamano tutti notti bianche. Il mix di suggestioni ovattate che va in scena a San Pietroburgo all'inizio dell'estate, in realtà, è più un miracolo etereo di aurore rosa confetto e tramonti color pistacchio in un cielo basso e senza confini, che una semplice volta lattiginosa sotto la quale non fa mai buio. Al fenomeno, che in genere inizia a fine maggio e ha il suo culmine nel solstizio d'estate, Dostoevskij ha dedicato un romanzo, Le notti bianche (per l'appunto), e il celebre Teatro Mariinsky gli consacra il festival Stars of the white nights (fino al 23 luglio, mariinsky.ru/en). Sono ore serali bellissime. E con una simile overdose di luce, chi se la sente di andare a dormire?

Town, Tourism, Landmark, Street fashion, Travel, Channel, Metropolis, Dome, Finial, Portrait photography, pinterest
Getty Images

Non solo movida

Alle undici di sera la Prospettiva Nevskij – il viale di quattro chilometri e mezzo che sta a San Pietroburgo come gli Champs-Élysées stanno a Parigi – è affollata quanto la metropolitana nelle ore di punta. I tiratardi glamour vanno al lounge bar del Belmond Grand Hotel Europe (belmond.com), il primo cinque stelle dell'Est Europa, che vanta anche un eccellente ristorante specializzato in caviale con un elenco interminabile di fan blasonati come Elton John.

[instagram ]https://www.instagram.com/p/BStSjSbF86O/?taken-by=... [/instagram]

Sulla stessa via il Daiquiri Bar miscela cocktail esotici pluripremiati (dbar.ru), mentre da Biblioteka (ilovenevsky.ru), che in estate non chiude mai, si può scegliere fra hamburger, dj set e concerti jazz. Tutto in un unico edificio, che include pasticceria, emporio delle spezie e flower corner dove vengono creati (e venduti) profumatissimi bouquet floreali.

Il nuovo trend: condividere

La stessa logica di condivisione degli spazi è alla base di un fenomeno che nella città degli Zar è ormai una vera e propria tendenza: quello di trasformare i capannoni industriali dismessi in luoghi ad alto indice di creatività. Così un ex panificio di 3.000 metri quadrati è diventato Loft Project Etagi, un centro culturale che attrae la "meglio gioventù" cittadina con postazioni coworking, spazi per mostre, atelier e un caffè con terrazza dove la vista sui tetti ha un che di poetico, fra vecchi lucernari e installazioni d'arte che cambiano con lo stesso ritmo delle stagioni (loftprojectetagi.ru).

instagramView full post on Instagram

In una manifattura dell'800 ha aperto Tkachi(tkachi.com), mentre sulle sponde della Neva il graphic designer Mark Kalinin ha realizzato il suo sogno di creare una piattaforma per giovani creativi, che cancella le barriere fra le discipline: «Metti nello stesso luogo uno studio di design, un caffè vegano, barber shop, showroom a vocazione artistica e il più grande negozio di chitarre della città, e tutti ne prenderanno ispirazione», racconta. Il nome dell'esperimento social-imprenditoriale? Taiga, come le immense foreste di conifere della Russia siberiana (taiga.space).

Dall'Hermitage all'arte globale

Poco lontano, sempre sulla Neva, l'Hermitage (hermitagemuseum.org) è un catalizzatore ipnotico di bellezza. Nel più grande museo di Russia, il secondo al mondo dopo il Louvre, ci sono quasi tre milioni di opere. Meglio puntare sui capolavori se non volete passare lì tutta la vacanza. E comunque niente fretta: anche limitandovi ai big del Rinascimento italiano, agli Impressionisti francesi e ai tesori dell'antica Grecia, ci vogliono ore per ammirarli tutti. Chi l'ha già visto e non vuole replicare può puntare sull'isola di Vasilievsky, al di là del ponte, dove s'incontrano prima il museo di antropologia ed etnografia Kunstkamera (kunstkamera.ru), poi Erarta (erarta.com/en), un bel progetto globale che fa convivere uno spazio espositivo e diverse gallerie d'arte sotto lo stesso tetto (l'ex-sede del partito comunista locale). «Siamo il principale museo privato dedicato all'arte contemporanea russa», precisa il curatore, Pavel Markaitis.

Sky, Water, Bridge, Landmark, Waterway, Cloud, Daytime, City, Architecture, Town, pinterest
Getty Images

Nel mosaico di terra e acqua che disegna i confini urbani, dalla scorsa estate è arrivata anche l'isola di New Holland (newhollandsp.ru/en): creata da Pietro Il Grande come porto militare, è stata chiusa per 300 anni prima di essere restituita alla città come spazio verde e culturale, grazie al restyling dello studio di architettura newyorkese WORKac e dei paesaggisti olandesi West 8. Anche se i lavori non sono terminati, fra il perimetro di mura in mattoni rossi che la delimitano funzionano palcoscenici per performance musicali e spazi destinati alla moda e alla gastronomia. Ci sono anche prati verdi per stendersi al sole, giocare a frisbee e fare yoga fino al tramonto, o meglio, fino all'orario di chiusura: le 22 nei giorni feriali, le 23 nel weekend. A giugno, infatti, a quell'ora c'è ancora il sole.

Shopping creativo a San Pietroburgo

Nello showroom di via Kirochnaya, a due passi dal Complesso di Smolnyj, Lilia Kisselenko propone capi dalle linee minimal (kisselenko.ru).

La pittrice-stilista Tatyana Parfionova è invece l'unica ad avere l'autorizzazione per riprodurre su tessuto i capolavori dell'Hermitage (negozio-atelier sulla Prospettiva Nevskij, parfionova.ru). Lì vicino c'è l'elegante Shopping Arcade Passage, oltre 10.000 metri quadri con negozi e ristoranti (passage.spb.ru): poi si attraversa la strada e si entra alla Yeliseev Food Hall (Prospettiva Nevskij 56) per comprare le specialità gastronomiche russe in un palazzo che sembra un museo. Infine, da urlo i gioielli d'ambra di Amber & Art, gioielleria progettata dallo studio milanese Piuarch come una galleria d'arte (belugadeluxe.com/stores/amber-art).

Tra food e design: dove mangiare a San Pietroburgo

Per una cena con vista c'è Mansarda (en.ginza.ru/spb/restaurant/mansarda), sofisticato ristorante di cucina internazionale con roof garden. Décor italiano dal sapore vintage e cucina russa sono il marchio di fabbrica di Moroška dlya Puškina (the-village.ru/village/food/new-place/225727-moroshka-dlya-pushkina). Cucina russa contemporanea anche nell'elegantissimo KoKoKo (kokoko.spb.ru/en), mentre per sushi e sashimi c'è il super glamour Sintoho (sintoho.ru) del Four Seasons.