Odense: una meta tanto facile (e piacevole) che potete anche non dir nulla ai bambini, preparare per tutti un veloce bagaglio nella notte e, sorpresa!, godervi le loro facce stupite quando, la mattina dopo, annuncerete la partenza per il capoluogo dell'isola di Fionia, terza città della Danimarca (quest'anno il secondo Paese più felice al mondo dopo la Norvegia) dopo la capitale Copenaghen e dopo Aarhus, e family-friendly fin dal Dna. Qui nel 1805 nacque il notissimo scrittore di favole Hans Christian Andersen, autore di capolavori come La principessa sul pisello, La sirenetta o Il brutto anatroccolo. E se il metodo danese per crescere bambini felici è famoso ovunque un motivo ci sarà.

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Se ci andate in agosto (nel 2017 dal 20 al 26), incapperete nell'Hans Christian Andersen Festival (hcafestivals.com), con 270 eventi sparsi per la città. Ma in realtà ogni momento è buono per un weekend lungo in questo luogo incantato (del resto, la parola dell'anno è hygge, l'arte di vivere bene secondo i danesi, e saperne di più è già una buona scusa per staccare il biglietto aereo): dall'Italia ci si arriva con un volo per Copenaghen e poi prendendo un (comodissimo) treno, che in un'ora e mezza porta in centro città; poi tutto si fa a piedi o, meglio ancora, in bici, con piste ciclabili estese per 550 chilometri e biciclette gratis (due a persona, per 24 ore rinnovabili, sul sito cibi.dk).

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LIBERI TUTTI

Una volta in sella, conviene andare subito al Fyrtojet, che in danese significa acciarino ed è ispirato, appunto, alla fiaba dell'Acciarino (museum.odense.dk/museer/fyrtoejet): un posto magico che è assieme museo, sartoria teatrale, laboratorio, con una piccola arena per gli spettacoli che sembra la scenografia di un film fantasy: un posto kids-friendly come del resto tutta la Danimarca, in cui i bambini possono travestirsi, truccarsi, trasformarsi in maghi, soldati, anatroccoli (tutt'altro che brutti) e principesse.

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Un City pass del costo di 169 dk (circa 22 euro; info: visitodense.com) dà a voi adulti il libero accesso a musei, attrazioni e trasporti; non compratelo per i figli, che entrano gratis ovunque (laboratori esclusi). Dopo il Fyrtojet, meta d'obbligo è la casa dove Andersen nacque, zeppa di memorabilia sulla sua vita avventurosa; per trovarla basta seguire le orme dei piedi impresse sui marciapiedi, che con le statue dello scrittore e i personaggi delle sue storie, sparsi per la città, tracciano un suggestivo itinerario dei "suoi" luoghi.

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COME UNA VOLTA

Ma come si viveva all'epoca di Andersen? Per scoprirlo, non perdete il Funen Village (museum.odense.dk/en/museums/funen-village), un museo a cielo aperto appena fuori Odense, da raggiungere a piedi o in bicicletta su un sentiero alberato lungo il fiume oppure in battello, in canoa o pedalò. Il villaggio è la perfetta riproduzione di un piccolo centro abitato ottocentesco, pieno di animali (tra cui le onnipresenti anatre), case d'epoca da visitare e giochi di una volta, come trampoli o birilli, che i bambini possono divertirsi a provare.

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Il tour si conclude con una puntata allo Jernbanemuseum (jernbanemuseet.dk), utile per capire come la gente si spostava all'epoca di Andersen: in 10.000 metri quadri sono in mostra 150 anni di storia dei treni, con vecchi vagoni nei quali è possibile entrare e centinaia di attrazioni interattive, che ai ragazzi piacciono sempre moltissimo. A volte, durante la visita, capita di incontrare il Trenino Thomas, quello originale dei cartoni animati inglesi. Non c'entra nulla con Hans Christian Andersen, ma ai bambini (e ai genitori) strappa sempre un sorriso.