Subito la buona notizia: Londra post Brexit uguale più shopping. Ovvero: la sterlina debole rende possibile viaggiare nella Capitale delle meraviglie senza necessariamente polverizzare la carta di credito. Garantisco! Io sono appena tornata, ma ripartirei subito: basta trovare un aereo low cost… e via verso il Tamigi. Anche perché, come sempre, ci sono novità e location tradizionali che ci aspettano. Super-design o vintage.

Verso il futuro

Cominciamo dalla nuova extension della Tate Modern (nella foto), anche stavolta su progetto delle archistar Herzog & de Meuron, gestita dalla prima donna direttore del museo: Frances Morris

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Il giro nella Londra design può continuare con il Mondrian Hotel (nella foto, il cinema dell'albergo),  disegnato da Tom Dixon (morganshotelgroup.com/mondrian/mondrian-london), il designer famoso in tutto il mondo per la lampada Copper Shade, una bolla di rame luccicante e specchiante. Il suo primo albergo è in una posizione davvero spettacolare: sul Tamigi, proprio accanto alla Tate Gallery. 

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courtesy Mondrian Hotel

Ma se volete stare più in centro (spostarsi a Londra è sempre un'impresa!), l'indirizzo giusto è il W Hotel Leicester Square, con lo shopping più divertente a portata di mano e le camere degne di un film di James Bond (wlondon.co.uk). 

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courtesy W Hotel Leicester Square

Imperdibile, a Shoreditch, il regno degli hipster, un piccolo albergo: Ace Shoreditch (acehotel.com/london). Se gli arredi sono di design, anche il cibo non è da meno: infatti, uno degli chef più amati dai gourmet, Yotam Ottolenghi, vive e lavora qui. Il suo Nopi è tutto un bagliore d'oro e ricette golose (ottolenghi.co.uk). 

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courtesy Nopi

E il ? Il più pazzo di Londra è sicuramente quello di Sketch (sketch.london). Qui ci si sente molto Alice nel Paese delle Meraviglie, soprattutto quando si va in bagno: le toilette sono infatti dentro "uova" di plastica, giganti e fantascientifiche. 

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courtesy Sketch

Per chi ama lo shopping, imperdibile il Dover Street Market (ha una nuova location, ancora più grande), uno degli store più cool del pianeta, dove andare almeno a curiosare e prendersi un tè con dolcetto (la Rose Bakery è un must, doverstreetmarket.com). Fondato da Rei Kawakubo, la donna che creò negli anni Settanta il brand Comme des Garçons, tra i personaggi più carismatici ed enigmatici del mondo della moda, che per il suo negozio ha una sola filosofia: "un bellissimo caos".

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courtesy Dover Street Market

Old England

Ammettiamolo: anche l'atmosfera "vecchia Inghilterra" mantiene inalterato tutto il suo fascino. Perciò, nel mio recente weekend londinese sono andata a caccia di "chicche" vintage. Come il Rac (Royal Automobile Club), che sembra uscito da un romanzo di Jane Austen: sale col camino acceso, una piscina vittoriana, camere dove si può dormire (ma solo con la raccomandazione di un socio!). Anche il dress code è rigidissimo: niente jeans, neppure super-fashion. Non lo sapevo, perciò sono stata gentilmente fermata dal concierge in livrea, e sono dovuta andare in bagno a cambiarmi. 

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Di fatto, gli inglesi sono ossessionati dai club "members only" e dal codice di abbigliamento. Richiesto anche per il tè al Ritz, dove sarete scortate da camerieri che vi trattano come una regina e vi offrono i mitici cucumber sandwich con un bicchiere dichampagnechampagne (theritzlondon.com).

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Per cena, invece, prenotate in quella che era una vecchia stazione ferroviaria e adesso è un albergo vagamente gothic: il St. Pancras Renaissance (stpancrasrenaissance.com). Tra l'altro, da qui si parte ancora: con il treno Eurostar, destinazione Parigi. 

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Atmosfere d'antan anche in una libreria-gioiello, Daunt Books (dauntbooks.com). Senza dimenticare Borough Market, accanto alla Tate, un mercato vittoriano ristrutturato, con più di 100 stand di cibo (boroughmarket.org.uk). 

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Un'altra possibilità per la notte: il nuovo The Franklin, tre edifici vittoriani a Knightsbridge, accanto a Harrods e altre meraviglie per lo shopping (thefranklinlondon.com). 

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courtesy The Franklin

Oppure, appena riaperto con una strizzata d'occhio agli anni Venti, quando fu fondato, lo Sheraton Grand London Park Lane (per festeggiare, tariffe speciali: sheratonparklane.com).     

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courtesy Sheraton Grand London Park Lane

L'arte è la nostra missione

Per la prima volta, è una donna a dirigere la nuova Tate Modern: si chiama Frances Morris, ha 57 anni e ha fatto una carriera completamente interna (ha cominciato a lavorare nel museo nel 1987). Il suo unico vezzo: gli orecchini design; la sua passione: le donne artiste, soprattutto Louise Bourgeois, alla quale dedicò una grande mostra nel 2007, e i cui enormi "ragni" hanno un grande spazio nell'innovativo museo. tate.org.uk 

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C'è una donna geniale anche a capo delle Serpentine Galleries: Julia Peyton-Jones, che nel 2000 inventò il primo dei Pavilion, padiglioni effimeri che vengono aperti d'estate nei giardini di Kensington, disegnati ogni anno da una diversa archistar (il primo fu affidato a Zaha Hadid). Julia Peyton-Jones  lascia l'incarico; al suo posto è già stata nominata un'altra donna, giovane, bella e ambiziosa: Yana Peel (nella foto sotto). Da lei, ovviamente, ci aspettiamo grandi cose. serpentinegalleries.org

Per altre informazioni su Londra: visitbritain.com

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Le "happy bag" di Anya 

La prima cosa che noto entrando nel suo studio è un grande ciondolo Smile,  agganciato alla sua borsa, appoggiata sul tavolo. Sorride anche lei, Anya Hindmarch, una delle donne più potenti del mondo fashion inglese, creatrice appunto di borse, nominata Mbe (una sorta di "cavaliere") dalla regina. Le sue "creazioni" le stipa fino all'inverosimile, le maltratta, le ama. La sua preferita? «Sono due: una enorme nella quale ripongo una pochette che tiro fuori per pranzo o cena. Una specie di gioco di matrioske russe...». Il suo luogo preferito a Londra? «Maltby Street Market, dove vado spesso con i miei figli: è un mercato sotto le arcate di una vecchia ferrovia, un concentrato della Londra multietnica. Mi siedo, ordino un gin and tonic e dico ai miei figli di andare a scegliere quello che vogliono da mangiare: tornano con tutto il possibile, dal curry indiano al dim sum cinese». Per scoprire le borse di Anya, e il "bespoke" che l'ha resa famosa (borse e portafogli si possono  infatti personalizzare con il proprio nome o frasi, foto e messaggi romantici), ci sono il suo corner da Harrods e le sue due boutique. anyahindmarch.com 

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courtesy Anya Hindmarch