Hai mai sentito parlare della strada dei presepi a Napoli? San Gregorio Armeno è una delle tante attrazioni che rendono la metropoli partenopea famosa e ammirata in tutto il mondo. A San Gregorio Armeno, in negozi e botteghe che si susseguono senza sosta, è possibile acquistare interi presepi artigianali napoletani o fare rifornimento di statuine del presepio, da aggiungere a quelle di cui si è già in possesso. Prepara le valigie: si va a San Gregorio Armeno, a Napoli.

San Gregorio Armeno, dove si trova

Via San Gregorio Armeno è la strada che congiunge perpendicolarmente due antichi decumani di Napoli, le strade principali dell'antica città greca: via dei Tribunali (Decumano Maggiore) e via San Biagio dei Librai (Decumano Inferiore o Spaccanapoli). Si trova nel pieno centro storico di Napoli, a poca distanza dal Duomo.

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Folla a San Gregorio Armeno per le statuine del presepe.

San Gregorio Armeno, come arrivare

Il modo più comodo per raggiungere San Gregorio Armeno è in metropolitana. Con la linea 1 bisogna scendere a Museo e percorrere via Duomo in discesa, più o meno lo stesso percorso che occorre fare scendendo alla fermata Cavour della linea 2.

San Gregorio Armeno, curiosità

Sono tante le chicche legate alla strada dei mercatini di Natale di Napoli, dove la vendita dei presepi napoletani diventa vera e propria arte. Ne abbiamo selezionate 10 tutte per te.

San Gregorio Armeno: statuine di William e Katepinterest
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Anche William e Kate diventano statuine del presepe a San Gregorio Armeno.
  1. San Gregorio Armeno, storia – In origine la strada dei presepi era intitolata a San Liguoro, poi si è deciso di rinominarla in onore della vicina chiesa dedicata a San Gregorio l'Illuminatore, patriarca d'Armenia. Fu qui che le monache che trasportavano il feretro di Santa Patrizia si fermarono di colpo, come sospinte da un richiamo divino.
  2. San Gregorio Armeno, i presepi - L'arte del presepe napoletano affonda le sue radici in epoca pagana, quando venivano consegnate delle offerte votive consistenti in statuine di terracotta alla dea Cerere, che avrebbe dovuto garantire fertilità. Nei secoli la consuetudine si è rinnovata: a Santa Patrizia, protettrice di Napoli, e a San Gregorio venivano consegnati come ex voto statuine raffiguranti l'uomo o la donna a cui era stata concessa la grazia. Attorno alla chiesa fiorirono dunque numerose botteghe artigiane specializzate nella realizzazione di statuette con sembianze umane e la tradizione si è perpetrata sino ad oggi.
  3. San Gregorio Armeno, Ferrigno - La famiglia Ferrigno, con le sue varie ramificazioni, possiede varie botteghe a San Gregorio Armeno. Marco è uno dei maestri artigiani più conosciuti, insieme a Genny Di Virgilio, altro esponente di una celebre famiglia di artigiani partenopei.
  4. San Gregorio Armeno a Natale – Nel periodo compreso tra la fine di novembre e l'inizio di gennaio sono talmente tanti i turisti e gli stessi napoletani in strada che bisogna regolare il traffico pedonale: semafori pedonali, sensi unici o alternati diventano la normalità nelle strette viuzze del centro storico partenopeo.
  5. San Gregorio Armeno, orari – San Gregorio Armeno non apre solo a Natale, ma tutto l'anno. Anche in piena estate si possono acquistare statuette e presepi, anche se ovviamente le botteghe restano aperte fino ad una certa ora del pomeriggio. Nel periodo natalizio, invece, restano aperte anche fino alle 20 o ancora più tardi.
  6. San Gregorio Armeno, i prezzi – I prezzi delle singole statuine variano naturalmente a seconda della grandezza delle stesse. Quelle più piccole costano intorno a 5 euro, quelle medie possono arrivare a 20-30 euro o anche di più, mentre quelle di dimensioni più grandi costano addirittura diverse centinaia di euro. Lo stesso prezzo di un presepe artigianale, la struttura di sughero finemente lavorata dove posizionare le statuine, può arrivare a costare oltre un migliaio di euro e può essere dotata di corsi d'acqua, luci ed effetti speciali.
  7. I presepi di Napoli – Rispetto agli altri tipi di presepe, quelli napoletani non si rifanno a ciò che presumibilmente dovevano essere abbigliamenti e costumi della Palestina ai tempi della nascita di Gesù. Nei presepi artigianali napoletani i pastori e gli stessi componenti della Sacra Famiglia sono abbigliati alla maniera napoletana del XVII e del XVIII secolo.
  8. I pastori classici dei presepi napoletani – La Madonna, San Giuseppe, il Bambinello da posizionare alla mezzanotte del 24 dicembre, o i Re Magi da avvicinare sempre più sul presepe man mano che ci si avvicina al 6 gennaio: sono tante le tradizioni legate al presepio partenopeo. Un personaggio immancabile è quello di Benino, da posizionare nella parte più alta del presepe ed in posizione dormiente. Cosa sta a significare? Probabilmente che il presepe è tutto un suo sogno, metafora di un'umanità pronta al risveglio con l'avvento del Redentore.
  9. San Gregorio Armeno, le statuine – Ci sono poi i pastori, che oltre ad essere dei pastori in senso stretto – quindi con una pecorella, una capretta o una mucca al seguito – possono essere anche dei commercianti comuni: il macellaio, il salumiere, il pescivendolo e così via.
  10. Le nuove statuette di San Gregorio Armeno – Tutti hanno la possibilità di finire sul presepe, in un mix tra sacro e profano sempre molto caratteristico. E così, negli ultimi anni, si è andata diffondendo la consuetudine di realizzare statuette in onore di personaggi dello sport, della politica, dello spettacolo, vivi o morti. E così, accanto alla Madonna e al Bambin Gesù, ecco che possono comparire Maradona, Belen Rodriguez, Trump, Berlusconi o star defunte da poco come Michael Jackson o George Michael: benvenuti a Napoli!