La sua ampia facciata neogotica domina il paesaggio circostante, spezzando la monotonia della campagna e proiettando quasi d'incanto in uno scenario dove il tempo si è fermato. Il Castello di Donnafugata è un concentrato di stili diversi e di gusti originali che riportano alla Sicilia di fine '800, un'epoca di intrighi e di «gattopardi». Nel Castello di Donnafugata il gattopardo si chiamava Corrado Arezzo De Spuches, influente barone del Risorgimento che ha trasformato l'antico maniero del XIV secolo in una casina neoclassica dai riverberi gotici.

Castello di Donnafugata, storia

Edificato a metà del 1300 dai conti di Modica, il primo nucleo del castello servì da residenza ragusana di Bernardo Cabrera, mentre nel 1648 fu acquistato dalla famiglia degli Arezzo, che lo trasformarono in una masseria fortificata. Nella seconda metà dell'800 fu il barone Corrado Arezzo, uno dei primi senatori del Regno d'Italia, a dare alla costruzione l'aspetto attuale. Oggi il Castello di Donnafugata è di proprietà del Comune di Ragusa. Secondo molti, il termine Donnafugata deriverebbe dal leggendario rapimento della vicaria del Regno di Sicilia, Bianca di Navarra, a cui sono dedicate alcune stanze della struttura.

Castello di Donnafugata, visite

Il castello si presenta come un ampio prospetto, contornato da due torri circolari, un bel terrazzo panoramico e un loggiato con archi a sesto acuto. Le merlature sono puramente decorative, visto che il maniero non ha mai avuto effettive funzioni difensive. Un largo portale, affiancato dalla attuale biglietteria e da una chiesetta, introduce al cortile interno, a pianta rettangolare, circondato da edifici. Al piano terra, in quelli che erano i magazzini e i locali della servitù, oggi sono allestite mostre ed ospitati eventi. I piani superiori erano invece abitati dai signori del castello.

Castello di Donnafugatapinterest
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Castello di Donnafugata

Castello di Donnafugata, interni

La struttura del castello è composta da ben 122 stanze, ci cui appena 22 sono visitabili. Tutte presentano gli arredi originali dell'epoca e ben testimoniano del lusso sfrenato, dello sfarzo del tempo. Tra i saloni più belli del Castello di Donnafugata, la sala degli specchi presenta appunto larghi specchi alle pareti, mentre nella pinacoteca è contenuta una ricca collezione di quadri neoclassici. Nella sala della musica fanno bella mostra una serie di eleganti pianoforti, in quella del biliardo delle pregiate tavole d'epoca.

Castello di Donnafugata, parco

Il castello è circondato da un parco molto ampio e ben curato, che presenta all'ingresso degli imponenti alberi di ficus e che si estende per 8 ettari. Non tutte delle 1500 specie vegetali fatte importare da ogni angolo del mondo dal barone Arezzo, purtroppo, sono rimaste fino ad oggi, ma sono comunque tantissime le piante che si possono ammirare. Significativo è anche il tempietto greco, adibito a coffee house, così come la grotta artificiale un tempo abbellita da vezzose stalattiti.

Castello di Donnafugata, cappella

All'interno del parco, inoltre, è presente una piccola cappella che presentava una trovata originale ideata dal barone per sorprendere i suoi ospiti: un «monaco meccanico», che sbucava all'improvviso grazie ad un dispositivo a scatto.

Il labirinto del Castello di Donnafugata

Della struttura esterna del castello fa parte anche un labirinto murario, realizzato in pietra bianca ragusana. Di forma trapezoidale, si ispira al labirinto inglese di Hampton Court.

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Film girati al Castello di Donnafugata

Citato da Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo, in realtà il castello di Donnafugata non è stato utilizzato per le riprese della versione cinematografica del libro, realizzata da Luchino Visconti. In compenso, ha fatto da set per numerosi film recenti: Kaos del 1984 dei fratelli Taviani, La stanza dello scirocco del 1998 di Maurizio Sciarra, I vicerè del 2007 di Roberto Faenza, Tale of Tales del 2015 di Matteo Garrone.

Castello di Donnafugata, Montalbano

Inoltre, il terrazzino e alcune delle sale interne sono state utilizzate come ambientazione della villa del boss Balduccio Sinagra, uno dei personaggi più noti della serie tv Il Commissario Montalbano. Numerose anche le scene girate nel parco esterno.

Castello di Donnafugata, orari e prezzi

Il castello è aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19; resta chiuso il lunedì. Il biglietto d'ingresso al castello più parco costa 8 euro; ragazzi tra i 6 ed i 18 anni ed over 65 pagano 4 euro, mentre bimbi fino a 6 anni, disabili ed accompagnatori entrano gratis.

Castello di Donnafugata, come arrivare

Per raggiungere il castello da Ragusa bisogna imboccare la SS115 ed immettersi poi nella SP60, in direzione Santa Croce Camerina. Dopo quasi 5 km, bisogna svoltare a destra sulla SP80 e seguire le indicazioni per il castello. In alternativa si può utilizzare il treno: la stazione di Donnafugata è ad appena 400 metri dall'ingresso del castello, anche se i collegamenti con Ragusa non sono troppo frequenti.