Alzi la mano chi di fronte a un'installazione o al quadro di qualche artista contemporaneo non ha pensato almeno una volta: questo potevo farlo anch'io. Scacciate la tentazione: la verità è che voi quell'opera non l'avreste mai fatta. Per una semplice ragione: non vi sarebbe venuta in mente. Un buon modo per uscire dall'equivoco e indagare le ragioni ultime per cui, "quelle cose lì", in realtà  le fanno gli artisti e non i comuni mortali, è farsi un giro a Torino questo fine settimana. Per la precisione ad Artissima, la fiera internazionale dedicata all'arte contemporanea ospitata all'Oval del Lingotto Fiere  fino a domenica 6 novembre 2016. Un evento dedicato a chi ama l'arte e magari la frequenta come collezionista, ma consigliato anche a chi appunto è curioso di capire. 

Ci sono molti modi per visitare Artissima. Il primo è quello più empatico: iniziare a camminare senza uno schema preciso tra gli allestimenti delle 193 gallerie internazionali che raccolgono le creazioni di artisti provenienti da ogni angolo del pianeta. Si può così incappare nella performance di Romina de Novellis che, con i suoi lunghi capelli neri sembra già un quadro di per sé, e se ne sta accovacciata nuda su di un cuscino a costruire una parete di fili rossi. Oppure si può rimanere ammaliati (e molto inquietati) dal salottino borghese costruito dal cinese Li Wei con il suo bambino dagli occhi magnetici che sembra imbalsamato, così come il suo cagnolino bianco, tra le pareti verdi. 

Il secondo modo è quello utilizzato dai più razionali che seguiranno rigorosamente la ripartizione della fiera. Partendo dalla Main Section, con le gallerie più importanti (sono ben 105), per approdare poi alle New entries che sono le emergenti, con meno di cinque anni di attività (18), ritrovarsi nella sezione Dialogue con stand ospitanti uno, due o tre artisti in dialogo (30) e in quella dei libri (8). Si chiude con due spazi monografici, Present Future, con i giovani (20), e Back to the future, per riscoprire gli anni '70 e 80 (19). Senza dimenticare In mostra Corpo.Gesto.Postura, l'esposizione a tema organizzata per celebrare le grandi collezioni di Torino con una selezione di opere di alcune collezioni private e musei (parecchio interessante). 

C'è però pure un altro modo stimolante di fruire Artissima, quello ideato e organizzato da Lancia . La casa automobilistica, tra gli sponsor della fiera con la nuova Ypsilon, propone dei percorsi guidati da giovani studiosi e curatori che offrono l'opportunità di una visita con annessa una serie di approfondimenti (è possibile prenotarsi gratuitamente su www.lancia.it). I ragazzi che accompagnano il pubblico sono molto preparati e pronti a esaudire qualsiasi curiosità, regalando particolari chiavi di lettura. Può capitare che riescano addirittura a far raccontare la propria creazione direttamente dall'artista che l'ha prodotta. E senza sentirsi rispondere (come capita a Jep Gambardella nella Grande bellezza) che si tratta di "vibrazioni spesso di natura extrasensoriale".