Da Eva Longoria ad Angelina Jolie, da Jessica Alba a Megan Fox, passando per Britney Spears, Paris Hilton, Melanie B e Charlie Sheen: sono tanti i pentiti dei tatuaggi. Se, nonostante tu ci abbia pensato molto prima di farlo, ti penti di un tattoo hai due possibilità: la prima, sostituirlo con una copertura, un cosiddetto cover up. Oppure puoi ricorrere alla rimozione chirurgica.
Come spiega la professoressa Gabriella Fabbrocini, dermatologa e docente di Malattie cutanee e veneree presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II: «Oggi poi le tecniche sono molto migliorate, non sono dolorose ed il risultato finale è decisamente migliore rispetto al passato. Si usa un laser Q-switc ad altissime potenze, nell'ordine dei Megawatt, reso però molto attenuato dalla brevità (nanosecondi) di uscita del raggio laser, che evita quindi la bruciatura. I pigmenti sottocutanei del tatuaggio reagiscono come dei popcorn: si gonfiano sino ad esplodere, mantenendo però abbastanza sana la pelle intorno al tatuaggio stesso». Inoltre, «più il tatuaggio è profondo e recente e più è difficile da togliere. I tatuatori più bravi mandano il pigmento molto più in profondità rispetto ai meno esperti, che restano più in superficie.
Molto dipende anche dal colore del pigmento utilizzato: giallo e verde sono molto più difficili da togliere rispetto a nero blu rosso e marrone, abbastanza facili da rimuovere; il bianco è praticamente impossibile da cancellare. Per ottenere buoni risultati senza arrecare troppo fastidio al paziente, consiglio di prolungare il trattamento con il laser non oltre i 10-20 minuti per trattamento. In genere, per cancellare definitivamente un tatuaggio, si effettuano tra le 5 e le 8 sedute (dipende dal colore del pigmento), distanziate almeno un mese circa una dall'altra.
Il periodo ideale per poterli togliere va dal mese di ottobre ad aprile. Negli altri mesi, specie quelli estivi può essere tolto un tatuaggio, ma bisogna tenere assolutamente coperta la zona, per evitare che i raggi solari provochino un danno alla porzione di pelle interessata dal trattamento laser, che ha bisogno di guarire».