Se hai seguito anche tu i tweet di Bana Alabed, la bambina di 7 anni di Aleppo che tramite il social network ha raccontato la quotidianità della guerra che sta insanguinando la Siria da quasi sei anni, hai potuto vedere con i tuoi occhi gli orrori che stanno accadendo laggiù. Ma per sensibilizzare ancora di più l'opinione pubblica Unicef Italia (unicef.it)ha indetto per giovedì 22 dicembre 2016 l'Aleppo Day, al quale hanno già aderito tantissime celebrities e il mondo dei media.

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Durante la giornata tutti sono invitati a dedicare un video, una foto, un post su Facebook, un tweet, una frase agli amici, ai colleghi, in famiglia o una canzone ai bimbi di Aleppo e di tutta la Siria. In più, è stato proposto di esporre sui balconi una coperta come simbolo del calore umano e della protezione che oggi mancano ai bambini coinvolti nel conflitto.

«Bisogna rompere il muro dell'indifferenza che copre questa terribile guerra da quasi sei anni. Sarà una giornata in cui, come Unicef, cercheremo di sensibilizzare i cittadini su quanto accade in Siria e ad Aleppo, in particolare, durante la quale raccoglieremo fondi per inviare coperte e beni di prima necessità ai bambini siriani», ha dichiarato Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia.

#AleppoDay, il numero solidale

È stato attivato anche un numero solidale per effettuare donazioni: è possibile aiutare i bambini della Siria con donazioni tramite un sms al 45566 del valore di2 euro se inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, CoopVoce, ma si possono anche donare 2 euro con una chiamata al 45566 fatta da rete fissa Vodafone, oppure 2 o 5 euro per ciascuna chiamata effettuata al 45566 da rete fissa TIM e Infostrada. Ma è possibile anche donare coperte, dal valore di 25 (5 coperte), 50 (10 coperte) o 100 euro (20 coperte) collegandosi al sito dell'Unicef (unicef.it).

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L'Unicef in Siria

Il 19 dicembre scorso, come racconta Geert Cappelaere, Direttore Regionale Unicef per Medio Oriente e Nord Africa, tutti i 47 bambini rimasti intrappolati in un orfanotrofio nella zona orientale di Aleppo sono stati portati in salvo. Alcuni di loro erano in condizioni critiche, feriti e disidratati e gli operatori umanitari sul campo lavorano 24 ore su 24 per i bambini e le loro famiglie, fornendo loro cure mediche urgenti e vestiti invernali. Ma ci sono ancora molti bambini vulnerabili, compresi altri orfani e bambini separati dalle loro famiglie, che rimangono ancora bloccati nella zona orientale di Aleppo e hanno bisogno di protezione.