Mentre in Italia si accendono le prime luci dell'alba, negli Stati Uniti la cavalcata di Donald Trump verso la presidenza americana è inarrestabile e gli americani preoccupati per l'esito delle elezioni e l'arrivo del tycoon alla Casa Bianca cercano una via di fuga. Dove? Ma in Canada naturalmente, il Paese confinante più rassicurante che c'è (nonché meta top per il 2017 di Lonely Planet Best in Travel).

L'effetto immediato? Per le troppe visite e tentativi di connessione il sito dell'immigrazione canadese (cic.gc.ca) pare sia andato in tilt. 

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Certo, a molti statunitensi è di certo sembrato più allettante vivere in un Paese dove il presidente è il super cool Justin Trudeau. E dove gli immigrati sono invitati a condividere le loro tradizioni con la gente del posto. Vedremo come andrà a finire.

La fuga verso il Canada non è certo una novità: già dopo il trionfo di Trump alle primarie è nato il sito If Trump wins (Se Trump vince, cbiftrumpwins.com/#intro), ideato da Rob Calabrese - dj della radio locale - per invitare gli statunitensi a migrare in massa verso Cape Breton, isola canadese della Nuova Scozia, se il repubblicano avesse vinto le elezioni. Uno scherzo, sì, ma i click sono stati centinaia di migliaia.

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