Le cose da sapere sulla dislessia
Tuo figlio è dislessico o temi che lo sia? Ecco tutto quel che devi sapere, e non scoraggiarti: anche Albert Einstein era dislessico
Come si diagnostica la dislessia? A volte per caso, grazie a un insegnante attento. Anna pensava di essere stupida, in prima elementare non riusciva a leggere né a scrivere. Per fortuna l'insegnante ha capito il problema e in poco tempo è arrivata la diagnosi: dislessia e disgrafia. Per Marco il percorso è stato più tortuoso: in prima e in seconda le lezioni di matematica erano un calvario. In terza è approdato in una scuola Montessori, dove si lavora per gruppi e dove l'apprendimento non è solo mnemonico: da allora la sua discalculia non è più stata un ostacolo insormontabile.
La dislessia non c'entra con il quoziente intellettivo,
ma è bensì compatibile con quozienti intellettivi altissimi, come dimostrano Rossella Grenci e Daniele Zanoni in Storie di straordinaria dislessia-15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi (Erickson, pp. 206, 15 euro). Erano dislessici Galilei, Edison, Einstein. E lo è Ingvar Kamprad, il fondatore dell'Ikea, l'uomo che ha inventato i mobili in scatola, accumulando miliardi.
«La nostra scuola è molto nozionista, mentre per questo genere di handicap funziona meglio l'apprendimento con le immagini o i giochi di ruolo», spiega Rossella Grenci, logopedista ed esperta di disturbi dell'apprendimento. «Purtroppo, le conseguenze di un approccio sbagliato sono traumatiche per i bambini, lo dimostra anche una ricerca a cui ho collaborato, La scuola come possibile fattore di rischio: questo handicap è spesso associato a problemi di autostima e depressione».
La diagnosi precoce della dislessia è fondamentale. «Bisogna cercare i sintomi fin dall'asilo, per arrivare alle elementari ben preparati. I bambini che non riescono a seguire i discorsi della maestra per più di qualche minuto, che hanno difficoltà nel linguaggio o non riescono a colorare entro i margini dovrebbero rivolgersi alle Asl per il test». Senza comunque lasciarsi suggestionare da allarmismi inutili. «All'inizio della prima elementare è normale avere difficoltà nella lettura.
L'importante è che il bambino alla fine del primo trimestre sia in grado di leggere le parole senza invertire le lettere e contare fino a 20». I bambini dislessici hanno alcuni diritti sanciti dalla legge 170/2010. «Devono poter studiare su libri che hanno un cd di supporto in modo da non dover leggere la lezione; devono essere autorizzati a portare un computer in classe per correggere l'ortografia, un registratore per poter riascoltare le lezioni a casa e una calcolatrice durante i test di matematica. E non devono essere obbligati a leggere a voce alta davanti alla classe».
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