«Papà possiamo andare al cinema?»

«Amore, papà questa settimana ha molto lavoro». 

«Vogliamo fare una passeggiata allora?»

«Mi dispiace ma sto affogando di impegni e non so se sopravvivo». 

«Papà ci vogliono le branchie per farcela». 

«A fare cosa?»

«A respirare, così gli impegni non ti ammazzano». 

«Lo sai che è proprio una bella idea a papà?»

«I pesci usano le branchie per prendere l'ossigeno dall'acqua, tu le usi per prendere il tempo».

«Come si fa a prendere tempo dall'acqua?»

«Non hai capito niente, ti devo sempre spiegare tutto. Le branchie ti servono a trovare il tempo per respirare quando senti che stai per affogare per colpa dei mille impegni, ti servono ad avere il tempo per fare le cose che ti piacciono».

«Tu ce le hai le branchie a papà?»

«Tutti i bambini ce le hanno».

«E per cosa le usi?»

«Per non affogare di paura, di dispiacere, di noia o di fronte a situazioni nuove».

«Ho capito il messaggio, è meglio una boccata d'aria per tutti».

Ti auguro le branchie. Se fosse questo un nuovo modo di dire visto che siamo sempre tutti pieni di lavoro, impegni, impicci e cose che ci fanno correre magari potremmo ricordarci che c'è sempre un modo per respirare, per sopravvivere, anche quando l'elemento in cui siamo è avverso. 

Le branchie ci possono servire per catturare ciò di cui abbiamo bisogno come fanno i pesci che riescono a prelevare l'ossigeno dall'acqua. 

Io voglio le branchie per non farmi schiacciare dalla pressione, per non tralasciare le cose importanti, per non dover deludere i miei figli.

Ma dove si prendono queste branchie?

Chiedete ad un bambino e di sicuro vi saprà dire dove, come, quando e perché.

«Papà lo sai che le branchie ti puoi facilmente fare ammalare?»

«Veramente? E che cosa mi viene?»

«La branchite».

«Che risate, da annegare!»