Una ricerca di Microsoft svolta in 14 Paesi ha rivelato dati inquietanti: due ragazzi italiani su 3 sono stati vittima del cyberbullismo, il 58% di loro conosceva di persona l'autore delle minacce, ma il 48% dei ragazzi non sapeva a chi rivolgersi per chiedere aiuto.

Un problema ben conosciuto da Marco Sanavio (educatore) e Luce Maria Busetto (psicologa e psicoterapeuta), che insieme hanno scritto Generazioni digitali (Edizioni San Paolo, pp. 128, euro 13) che riportano due vicende inquietanti. Chiara aveva 12 anni quando i bulli hanno iniziato a prenderla di mira con insulti su WhatsApp. I genitori sono stati costretti a cambiarla di scuola a metà anno, dopo che tutti i tentativi di mediazione con gli altri genitori erano falliti. E' stata la sua fortuna, perché Chiara è riuscita a uscire dal gorgo di cattiverie che le stava distruggendo l'autostima. Megan Meier non ha avuto un destino altrettanto felice. Questa ragazza del Missouri era presa in giro dai coetanei a causa del suo peso. Finché ha conosciuto sui social network un coetaneo che prima l'ha adulata e poi l'ha insultato dicendole che il mondo sarebbe stato migliore senza di lei. Megan, distrutta si è tolta la vita. I genitori, dopo il funerale, hanno assoldato un detective per capire chi l'avesse perseguitata. E hanno scoperto che si trattava di una vicina di casa che la odiava. Per aiutare i genitori in crisi a capire come reagire tempestivamente al cyberbullismo (che è drammaticamente in aumento) , abbiamo "rubato" dal libro tre preziosi suggerimenti.

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Imparare ad ascoltare

Sembrerà banale, ma non tutti quelli che credono di saperlo fare sono davvero bravi. Gli autori del libro hanno organizzato diversi laboratori per spiegare che non si deve interrompere l'interlocutore mentre parla, che bisogna sforzarsi di capire il punto di vista dell'altro, anche se non si è d'accordo, e che è importante interpretare correttamente quello che i figli comunicano attraverso i gesti. Sembra facile, ma non lo è affatto!

Comunicare con i figli

Con gli adolescenti taciturni si può usare un trucco: creare una buca delle lettere dove i figli possono scrivere tutto quello che non hanno il coraggio di comunicare a voce. Con i bambini più piccoli funzionano bene le metafore: se quel tuo compagno fosse un animale, chi potrebbe essere?

Rispettare le regole

Scrivere insieme ai figli le regole per l'uso dei social media e poi rispettarle. Se si è deciso che è vietato usare lo smartphone a tavola, i genitori devono dare il buon esempio!