Una settimana di iniziative e 86 paesi coinvolti in tutto il mondo. È la Fashion Revolution Week, la campagna a sostegno di una moda più etica e consapevole, che andrà in scena in tutto il mondo dal 18 al 24 aprile. All'origine di questo evento c'è un tragico fatto di cronaca: il 24 aprile si celebra l'anniversario del crollo del Rana Plaza, uno dei poli tessili più grandi e importanti di tutto il Bangladesh: era il 24 aprile e 1.133 persone sono morte sotto le macerie a causa di condizioni inumane e di una struttura fatiscente. Fece scandalo il fatto che sotto le macerie del crollo vennero trovate etichette di molti brand internazionali e italiani che quotidianamente acquistiamo e indossiamo. Qual è dunque il prezzo da pagare per i vestiti che indossiamo? Who made my clothes? È la domanda che il movimento Fashion Revolution pone per scuotere le coscienze di noi consumatori.

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Marina Spadafora, direttrice creativa di Auteurs du Monde, la linea di moda etica di Altromercato, e coordinatrice del Fashion Revolution Day in Italia, ci spiega in cosa consiste la campagna: "Fashion Revolution Day vuole essere il primo passo per la presa di coscienza di ciò che significa acquistare un capo d'abbigliamento, verso un futuro più etico e sostenibile per l'industria della moda, nel rispetto delle persone e dell'ambiente. Scegliere cosa acquistiamo può creare il mondo che vogliamo: ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose per il meglio e ogni momento è buono per iniziare a farlo". Ecco allora le 8 cose da sapere sulla Fashion Revolution Week e su quello che si può fare per contribuire alla causa.

  • 1. "Chi ha fatto i miei vestiti?", è la domanda che pone Fashion Revolution a tutti noi. Per rispondere basta indossare gli
    abiti al contrario, con l'etichetta bene in vista , fotografarsi e
    condividere le foto attraverso i social con l'hashtag #WhoMadeMyClothes e #fashrev. 
  • 2. Tagga i grandi marchi della moda e condividi le loro rispos
  • 3. Scegli i marchi che investono in un futuro etico e sostenibile per la moda e chiedi maggiore trasparenza sulla filiera. Come consumatore hai un potere enorme, usalo.
  • 4. Prediligi il vintage e l'usato: così sosterrai il riciclo ed eviterai, nel tuo piccolo, gli sprechi del tessile.
  •  5. Partecipa all'evento di apertura della Fashion Revolution Week il 18 aprile a Milano: l'appuntamento è in Piazza San Fedele alle 18, dove potrai assistere allo spettacolo di Tiziana Di Masi sul tema della contraffazione e conoscere le realtà della moda sostenibile italiana, come Orange Fiber e Cangiari.
  • 6. Se sei un produttore made in Italy e utilizzi solo materiali tracciati scarica il kit per farti pubblicità: tutti devono sapere che sei un'azienda sostenibile.
  • 7. Quella con la moda è una vera e propria love story? Raccontala qui e falla conoscere al mondo.
  • 8. Sei una fashion blogger? Il tuo contributo può essere ancora più prezioso: utilizza l'hashtag #haulternative e scarica il kit per uno shopping sostenibile.
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