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Prima di cominciare a leggere, vi tocca una scelta di campo. Perché la questione non lascia vie d'uscita: a Pasqua o mangiate l'agnello o non lo mangiate. O state tra quelli che affondano i denti in un cosciotto perché la tradizione dice così, o tra quelli che piuttosto meglio il digiuno, ché il cosciotto di un cucciolo non devi essere vegano per trovarlo indigesto. L'ultimo a schierarsi - dopo, per esempio, Red Canzian dei Pooh con la figlia Chiara, all'insegna dell'hashtag #iononmiabbacchio, e Tullio Solenghi per Animal Equality - è stato Silvio Berlusconi, comparso in video con un agnellino in braccio e, sotto, un cartello con su scritto «Scegli la vita».

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Le immagini han fatto il giro del mondo insieme con l'hashtag#salviamounagnello, introducendo quella che, stando ai numeri, sarà la Pasqua più vegetariana di sempre. «Quest'anno c'è stata un'innegabile flessione delle vendite e dei fatturati», spiega Donatella Prampolini Manzini, presidente della Fida (Federazione italiana dettaglianti). «Un po' perché Pasqua cade tardi e il caldo non invoglia il consumo di carne; un po' perché i prezzi sono rimasti bassi per compensare il calo delle domande e invogliare gli indecisi.

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Un\'immagine della nuova campagna del brand di streetwear Des Milliards.

L'effetto Berlusconi? Si è sentito. Così come l'effetto di tutte le campagne animaliste, soprattutto sui giovani. Fin qui registriamo il 20-30 per cento di prenotazioni in meno di agnelli, capretti e abbacchi nei nostri negozi. Ma il rischio non è solo economico: in gioco ci sono le nostre tradizioni alimentari». Dall'altra parte della barricata, sempre sotto l'hashtag #salviamounagnello si muove Animal Equality che, dal 2013, con le sue inchieste, accende i riflettori sulla crudeltà nascosta negli allevamenti e nei mattatoi (testimonial della campagna di quest'anno, Tullio Solenghi) e sull'insensatezza di cibarsi di carne di cucciolo.

In questi cinque anni, spiegano, hanno convinto sette famiglie su dieci: nel 2013 si macellavano circa 4 milioni di agnelli, nel 2016 poco più di 2 milioni. Quest'anno? Secondo la Coldiretti, a Pasqua saranno circa 800.000. Un cambio di tradizione caldeggiato anche dalla Chiesa. «Ogni creatura è amata dal nostro Dio. Basta sacrifici, solo l'amore è vincente. Per questo è orribile festeggiare la Pasqua uccidendo migliaia di cuccioli», ha scritto il direttore di Famiglia cristiana, don Antonio Rizzolo. La quinoa è servita.

E se non sai da dove cominciare per creare un menu cruelty free, per festeggiare la Pasqua puoi provare le ricette proposte dalla Lega del cane. Sono buonissime, promesso!