Se il tuo compagno non sa stimolarti in modo da armonizzare i tempi dell'amplesso, il tuo desiderio diminuirà. E, di conseguenza, anche i livelli di soddisfazione. Oltretutto, il rischio è in aumento perché, oltre ai tradizionali problemi maschili (eiaculazione precoce dei giovanissimi e deficit di erezione degli over 50), oggi anche l'uomo deve fare i conti con il calo del desiderio.

Il fenomeno è nuovo, ma secondo ricerche recenti riguarda già l'8-12 per cento dei maschi di età compresa tra i 35 e i 55 anni. E la tendenza non accenna a diminuire perché affonda le radici in due costanti del nostro tempo: lo stress, lavorativo e sociale, che abbassa i livelli di testosterone (quindi di desiderio e/o eccitazione), e il continuo martellamento di messaggi sessuali più o meno espliciti (pubblicità, chat, immagini allusive) che, riempiendo le nostre giornate,finiscono per "saturare" inconsciamente i bisogni maschili.

Paradossale conseguenza: oggi i più attivi sessualmente sono alcuni "giovani" 60enni, non ancora in balia del Viagra, non più vittime di eiaculazioni precoci da "insicurezza" e ancora attratti da un sano erotismo perché meno esposti alle lusinghe di Internet…