Inutile negarlo. La misura del pene, per gli uomini fonte di ansie e insicurezze inconfessabili, non pare essere così irrilevante nel sesso. E non è vero che noi donne non ci facciamo caso, anzi. Un recente studio svolto all'università di Ottawa conferma che le dimensioni del pene sarebbero, insieme con altri attributi come la larghezza delle spalle, il girovita e l'altezza, una delle prerogative fisiche maschili che ci condizionano di più nella scelta del partner. Strano? Politicamente scorretto? Da un certo punto di vista, sì. Ma non se si considerano gli effetti pratici complessi che un incastro imperfetto può sortire sulla vita sessuale di coppia. Il sessuologo Emmanuele A. Jannini, presidente della Società italiana di Andrologia e Medicina della sessualità e titolare della cattedra di Endocrinologia e medicina della sessualità Tor Vergata, Roma, ci aiuta a fare chiarezza su un argomento che si trascina, è il caso di dirlo, da lunga data. 

MISURE SESSUALI DELL'UOMO: ECCO LA VERITÀ

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Partiamo da un grande equivoco maschile: il frustrante rito della sbirciatina ai compagni (nudi) di spogliatoio. Molti, fin da ragazzini, tendono ad avvilirsi inutilmente davanti a misure che sono quanto mai aleatorie. A loro, infatti, va spiegato che l'erezione trasforma tutto, azzerando le differenze a riposo. E che l'afflusso di sangue ai tessuti penieni legato all'eccitazione è talvolta perfino in grado di ribaltare l'evidenza. È una verità scientificamente inconfutabile: Il pene che sembra più "striminzito", con il sopraggiungere dell'eccitazione spesso finisce per allungarsi più degli altri. Al contrario, un organo maschile che a riposo appare già di discrete dimensioni, può avere un margine di accrescimento più ridotto. 

LUNGHEZZA DEL PENE: ESISTE LA MISURA IDEALE?

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Se gli organi sessuali maschili non possono, per ovvie ragioni, essere sotto gli occhi di tutti, i dati che li rappresentano sì, e sono tutti pubblicati sul British Journal of Urology International. Una bella revisione sulle misure maschili è stata effettuata da un team di ricercatori inglesi del King's College London. Gli studiosi, analizzando i dati di 15.000 peni di tutto il mondo, hanno tratto la media ufficiale planetaria: 13,12 centimetri in erezione e 9,16 a riposo. Per chi volesse saperne di più, le oscillazioni del pene eretto variano dai 12 ai 14 centimetri, come possono confermare 9 maschi caucasici su 10. Medici e sessuologi considerano piccolo un pene che in erezione non raggiunge i 7 centimetri. Ma ne bastano 8 per una penetrazione appagante. Il pene più grande mai misurato nella storia, invece, si assesta a 35. Ma siamo sicuri che un record così rappresenti un vantaggio? Forse no…

CIRCONFERENZA DEL PENE: QUANTO CONTA PER IL PIACERE?

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C'è un altro dettaglio che non va trascurato: la circonferenza. Sembra proprio questa la prerogativa del pene più capace, rispetto alla lunghezza, di influire sulle sensazioni piacevoli femminili. Un pene dotato di una larghezza adeguata può aderire meglio alle pareti vaginali, molto ricche di terminazioni nervose. Al contrario, un pene troppo stretto, seppur lunghissimo, può essere percepito da lei con intensità minore. I numeri? Sempre secondo la ricerca inglese, la circonferenza media mondiale corrisponde a 11,66 centimetri in erezione e 9,31 a riposo.

QUANTO SONO IMPORTANTI LE MISURE DELLA VAGINA?

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Le terminazioni nervose vaginali che contribuiscono a generare il piacere si concentrano nei primi 5 centimetri. E la vagina intera è lunga soltanto 7-10 centimetri. Trattandosi di un organo molto adattabile, consente di vivere il rapporto sessuale quasi sempre senza problemi, indipendentemente dalle misure di lui. Il consiglio per lei: mantenere la muscolatura pelvica attiva e tonica con gli esercizi di Kegel. Quello per lui: imparare a sfruttare di più i vantaggi di una penetrazione poco profonda, spesso molto appagante per le donne.

LE POSIZIONI MIGLIORI PER IL PENE PICCOLO

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Fatto salvo che non tutti/e hanno la fortuna di godersi (letteralmente) l'incastro perfetto, molti problemi si possono risolvere dando impulso alle proprie abilità tecniche e creative. Di fronte a un pene che sembra piccolo, per esempio, è più vantaggioso sfoderare un po' di complicità e sperimentare insieme le posizioni erotiche che aumentano la profondità della penetrazione e, contemporaneamente, favoriscono l'attrito maggiore. Funzionano, per esempio, molte varianti del missionario, soprattutto quelle dove lei alza il bacino e piega entrambe le gambe oppure ne distende soltanto una, ma dal lato opposto, in modo da stringere le pareti vaginali ancora di più attorno al pene. Efficaci anche quelle in cui lei è sopra di lui, ma accovacciata. Lui può dare la preferenza a spinte più veloci anziché a movimenti lenti.

LE POSIZIONI MIGLIORI PER IL PENE LUNGO

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Può capitare che un pene troppo lungo scateni sensazioni fastidiose. In questo caso conviene puntare sulle posizioni che consentono alla donna di dosare la profondità. Ovvero tutte quelle dove la penetrazione avviene da dietro e che lasciano a lei la massima libertà di movimento: per esempio a quattro zampe oppure entrambi sdraiati sullo stesso fianco.