Lettori e lettrici di Gioia! mi scrivono per un consiglio sentimentale. Ecco una lettera di un ragazzo con il complesso del pene piccolo e sotto la mia risposta.

"Vorrei morire. Soffro di un tremendo complesso: ce l'ho troppo piccolo. Questo mi blocca. Vergine a 25 anni, amo solo in chat, dove me ne invento uno formidabile. Ho paura delle ragazze, che riderebbero delle mie misure. Su questo dicono tutti la stessa cosa, non è la dimensione che conta, ma come lo si usa…Balle. Non dirmele anche tu, ti prego. Come uscire da questo incubo? Vado dallo psichiatra?". ( J. 1992)

Pene piccolo complessopinterest
Becca Tapert/Unsplash

No, dal chirurgo. Da tempo col bisturi li allungano e li accorciano. Il problema non è il sesso troppo piccolo, ma l'immaginazione troppo grande. Hai costruito un teatro della vergogna dove le donne (vere) sono tutte lì per riderti in faccia. Delle scarse misure hai fatto un dio cattivo al quale sacrificare la vita. Il pene piccolo è gigantesco nel tuo pensiero, svetta sopra di te, ti paralizza, ti domina. Averlo piccolo o grande è come essere alti o bassi, e ci sono dei piccoletti micidiali (Napoleone, Tom Cruise…). Invece che dallo psichiatra, vai a letto con un essere umano reale. Certo sarà meno esaltante del sesso virtuale, lì hai i superpoteri, sei una trivella mondiale, è un esorcismo fantastico. La realtà è più povera, ma dà le sue soddisfazioni.

(Leggo ora il P.S. dove riveli la misura, 12 cm. Ho preso il righello: rispettabile! Ma che vorresti avere, il batocchio delle campane di Dresda? Dallo psichiatra, di corsa, e se non basta, dall'esorcista).

Scrivete a Barbara Alberti all'indirizzo maleducazione.sentimentale@hearst.it