Hai mai sentito parlare di tricotillomania? A tutte noi è capitato, soprattutto se siamo molto emotive e ansiose, di tormentarci i capelli in un periodo di forte stress o in un momento di difficoltà (come può essere un esame, universitario o medico, un colloquio di lavoro importante o anche un confronto faccia a faccia per un chiarimento con un'amica o una persona cara con cui abbiamo avuto un litigio). Li tiriamo, li arrotoliamo in continuazione intorno ad un dito, li intrecciamo, spostiamo il ciuffo e acconciamo la frangia senza accorgerci, tanto che se qualcuno ce lo fa notare ce ne sorprendiamo. E magari ci preoccupiamo e pensiamo di avere un problema. Ma se ti ritrovi in una di queste situazioni appena descritte sappi che il tuo è un comportamento del tutto normale, anche se magari a te sembra di avere una vera e propria ossessione per i capelli, e non si tratta di tricotillomania. Si parla di tricotillomania quando una persona inizia a strapparsi i capelli, le cigliae le sopracciglia, in modo ossessivo e continuo, e non riesce a smettere.

Tricotillomania cause

L'insorgenza della tricotillomania, che è considerato un disturbo ossessivo-compulsivo,è maggiormente concentrata in una fascia d'età molto delicata, ovvero quella che va dai 9 ai 13 anni, e nei bambini più piccoli, ma possono soffrire di questa malattia persone di ogni età. Non ha una sola causa scatenante, può essere provocata da più fattori, ambientali e non (come la predisposizione personale). Sicuramente nella stragrande maggioranza dei casi è provocata da un forte stato depressivo o di tensione che non riesce a trovare uno sfogo appagante, e per questo motivo chi soffre di questa patologia inizia a farsi del male, nel nostro caso strappandosi i capelli. Questa azione, e il dolore che provoca, permette di trovare un po' di pace, almeno fino alla crisi successiva, che porta a compiere l'atto ripetutamente fino a provocare la comparsa di vere e proprie chiazze in cui i capelli (o i peli oppure ciglia e sopracciglia) non crescono più. Inevitabilmente la tricotillomania è anche accompagnata da un profondo senso di colpa dovuto alla mancanza di autocontrollo e al fatto che non si riesca a smettere, ed è molto difficile per i malati trovare il coraggio per parlarne apertamente e chiedere aiuto, per paura delle possibili implicazioni sociali.

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Tricotillomania come smettere: cure e rimedi

Esistono diversi gradi di tricotillomania: alcune persone ne soffrono in una forma più lieve, e in questo caso la situazione si può tenere più facilmente sotto controllo perché il più delle volte è transitoria (la tricotillomania infatti può anche comparire a singhiozzo, in corrispondenza di momenti particolarmente stressanti, in seguito a traumi, o quando si prova frustrazione e rabbia). Ci sono invece altri casi di più difficile risoluzione, che possono essere accompagnati da tricofagia, ovvero dall'ingestione dei capelli strappati, o da onicofagia, il mangiarsi le unghie, e altri casi ancora in cui non si strappano i propri capelli ma quelli delle bambole o i peli degli animali domestici.

Per questo motivo, quando chi soffre di tricotillomania decide di chiedere aiuto, non c'è una terapia risolutiva unica che vada bene per tutti. Sicuramente sarà necessario intraprendere un percorso di psicoterapia che potrà essere di aiuto per riuscire a individuare le cause del problema, per comprendere le emozioni, ma anche per mettere a punto un metodo efficace per il controllo dell'ansia e dello stress in modo da non riversare la tensione accumulata sui capelli. In occasione dei colloqui sarà poi lo specialista a valutare, se lo riterrà opportuno, l'introduzione una terapia farmacologica da portare avanti parallelamente. Ma in caso di tricotillomania i capelli ricrescono? Se i follicoli non sono compromessi, una volta che la persona smette di strapparseli, i capelli possono tranquillamente ricrescere, mentre nei casi più gravi di alopecia sarà necessario anche un trattamento tricologico ad hoc per lenire il cuoio capelluto danneggiato oppure si dovrà ricorrere all'autotrapianto.