Se stai cercando di avere un bambino il periodo dell'attesa e del successivo ritardo del ciclo può essere un primo inequivocabile segnale di una grandissima felicità in arrivo, ma se invece non vuoi diventare mamma lo stesso evento può diventare fonte di grande preoccupazione. Ma devi sapere che tra le cause del ritardo del ciclo non c'è soltanto la gravidanza e per questo è molto importante per noi donne conoscere e comprendere come funziona il nostro corpo.

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Ogni quanto viene il ciclo?

Anche se mediamente il ciclo mestruale dura i canonici 28 giorni (calcolando un'ovulazione al 14mo giorno), è comunque considerato regolare anche un ciclo che ha una durata che va dai 21 ai 35 giorni. Nella maggior parte dei casi il ritmo mensile è costante, in altri casi possono esserci alcune variazioni di giorni legate ad alcuni fattori. Per far tornare i conti e monitorare ogni mese la durata dei tuoi cicli puoi segnarti le date di inizio e di fine sulla tua agenda oppure scaricare sul tuo smartphone un'app specifica che ti dia una mano (come Clue o Period Tracker).

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Sicuramente se di giorni ne passano 10, e il tuo ciclo mestruale è in ritardo, la prima cosa da fare è comprare un test di gravidanza: se è positivo, dato che non è possibile avere falsi positivi, allora sei incinta. Invece se il test è negativo nonostante il ritardo del ciclo allora bisogna indagare sulle possibili cause.

Perché il ciclo ritarda

Se escludiamo la gravidanza il ritardo del ciclo può essere legato a tutta una serie di fattori.

  • Sindrome dell'ovaio policistico: il ritardo del ciclo è uno dei primi campanelli d'allarme per la sindrome dell'ovaio policistico.
  • Ritardo ciclo dopo sospensione pillola: quando interrompi la pillola è facile andare incontro ad un ritardo mestruale, che però si risolve solitamente in breve tempo.
  • Ritardo ciclo e stress: lo stress è uno dei colpevoli più ricorrenti per eventuali ritardi del ciclo. Lo stress, che sia legato al lavoro (soprattutto se lavori su turni anche notturni) o a problemi familiari (magari in seguito ad una separazione o ad un lutto) è una condizione che mette a dura prova l'intero organismo, e può far sballare anche il ciclo mestruale.
  • Problemi di peso: un forte dimagrimento ma anche i disturbi dell'alimentazione come bulimia o anoressia possono causare un ritardo del ciclo, che in alcuni casi può anche scomparire. In questo caso si parla di amenorrea.
  • Allattamento: dopo il parto ci vogliono alcuni mesi prima che il corpo ritorni alla normalità, e l'arrivo del capoparto, il primo ciclo mestruale dopo la gravidanza, può essere ritardato dalla prolattina, un ormone che viene prodotto durante l'allattamento. Per questo motivo a molte donne tornano le mestruazioni quando il neonato ha ormai 5-6 mesi. Attenzione però: durante l'assenza del ciclo l'ovulazione si può comunque verificare per cui allattare al seno non è un metodo contraccettivo efficace se non si desiderano subito altri figli.
  • Problemi della tiroide: la tiroide è una ghiandola che produce gli ormoni sessuali necessari all'apparato riproduttivo femminile. Se non funziona bene (se soffri di ipotiroidismo o ipertiroidismo) puoi facilmente andare incontro a problemi di regolarità mestruale.
  • Menopausa: se hai tra i 45 e i 50 anni e il tuo ciclo inizia a diventare sempre più irregolare questo potrebbe essere uno dei primi segnali dell'arrivo della menopausa.

Quello del ritardo del ciclo dovuto al caldo invece è una leggenda metropolitana.

Ritardo ciclo quando preoccuparsi

Il ritardo del ciclo è un evento che può presentarsi più volte nell'arco della vita di una donna, e se si tratta di pochi episodi sporadici non c'è nulla di cui preoccuparsi. Se però il ciclo ritarda frequentemente allora è il caso di rivolgersi ad uno specialista.

Ritardo ciclo, cosa fare?

Se il tuo ciclo è in ritardo devi prima di tutto contattare il tuo ginecologo/a. Il medico ti farà delle domande per provare a formulare un'ipotesi (ad esempio ti potrebbe chiedere se hai perso molto peso recentemente), e in base alle tue risposte può prescriverti anche alcuni esami, come un'ecografia pelvica e test sui dosaggi ormonali, per riuscire ad arrivare ad una diagnosi precisa. Così, una volta accertate le cause del ritardo del ciclo, lo specialista potrà indicare la soluzione che fa al caso tuo.