Matilde, studentessa 16enne in un liceo di Roma, ha confessato di spacciare hashish a scuola quando in gita la sua migliore amica si è sentita male, tra vomito e allucinazioni: era stata lei a offrirle la dose. Più grave Simone, 19enne di Genova, che sotto l'effetto delle pasticche comprate a scuola ha cominciato a reagire ai divieti della madre con le botte, finché lei un giorno l'ha denunciato: 18 mesi tra comunità e carcere, perché recidivo. Storie di preoccupante normalità (non più eccezioni), come i dieci studenti di recente scoperti a comprare e rivendere droga in modalità "consorzio" in quattro licei di Milano. «Lo spaccio a scuola c'è dagli Anni 70, ma oggi è agevolato dal web dove s'incontrano facilmente domanda e offerta», spiega Simona Pichini, del Centro nazionale dipendenze e doping dell'Istituto superiore di sanità. Secondo gli ultimi dati, due milioni e mezzo di giovani nell'ultimo anno hanno fatto uso di cannabis. Uno su tre (fonte: Ipsad).
sottolinea Riccardo Gatti, direttore del dipartimento Dipendenze dell'Ats di Milano. «Per agganciarli, in un mercato sempre più competitivo, i prezzi scendono mentre aumentano gli effetti». Oggi sul mercato c'è la cannabis ogm, il cui principio attivo è da 4 a 28 volte più potente rispetto ai vecchi spinelli. Aggiunge Pichini: «Sono anche esplose le droghe sintetiche e i dopanti», venduti sul web come sali da bagno o deodoranti per ambiente: «Assunti per migliorare performance ricreative, fisiche e sessuali. Il messaggio: fallire è da sfigati». Controindicazioni: la dipendenza e gli episodi psicotici, sempre più numerosi, anche per via del modo in cui le sostanze sono tagliate (detersivi, diserbanti...). Forse è il momento di ammettere che abbiamo un problema (del problema della droga facile abbiamo parlato anche qui).
dice don Michele Barban, fondatore 30 anni fa del centro Gulliver di Varese (centrogulliver.it): in gestione ha nove comunità, un teatro, un'azienda agricola e un'isola, dove i ragazzi in rehab mettono in campo i loro talenti: «L'impegno è l'unico modo per togliere fascino all'uso di sostanze. Purtroppo si è abbassata la guardia sul pericolo reale che il consumo di droga comporta. E poi, per essere autorevoli, gli adulti dovrebbero esser coerenti». E invece l'uso di alcol, droghe, tabacco e farmaci non scende, nemmeno tra chi giovane non è più.