L'abbigliamento sportivo è così comodo che vivresti sempre con quello indosso, e qualche volta lo fai, passando la domenica dallo yoga al brunch allo shopping sempre in tuta da ginnastica. abbigliamento sportivo.

Ti suona familiare? Mi spiace rovinarti la giornata, ma devi sapere che è una cosa da non fare. «Il secondo nemico della pelle è il grasso», afferma Zein Obagi, fondatore e dermatologo di ZO Skin Health (e il primo nemico è il sole, anche se ti piace l'abbronzatura). «Ogni volta che ti alleni, la produzione di grasso sulla pelle aumenta, così ricordati di lavarti viso e corpo subito dopo l'allenamento». Tu preferisci chiacchierare o perderti a guardare i messaggi sul cellulare invece di farti una doccia? Ecco quello che può succedere.

1. Acne cistica sul corpo

«L'acne è causata da pori ostruiti di grasso, cellule morte della pelle e sporcizia», spiega la dermatologa Dendy Engelman. «La sudorazione da un lato pulisce i pori, dall'altro attira anche polvere e sporcizia. Questi elementi si attaccano al corpo quando è umido e, di conseguenza, l'accumulo può portare ai brufoli».

2. Congiuntivite

I batteri non si limitano ai punti in cui si suda di più. «Se sei mai uscita dalla palestra con un occhio rosso o ti sei svegliata con un occhio gonfio il giorno dopo esserti allenata e non hai mai capito il perché, eccotelo spiegato: è possibile che palestra e vestiti abbiano portato dei batteri nel tuo occhio», spiega Engelman. Tremendo.

3. Infezioni batteriche

«Non togliersi di dosso indumenti bagnati di sudore aiuta i batteri a diffondersi e a prosperare sul corpo», avverte la dottoressa Engelman. E la palestra è piena di batteri. «Non solo puoi introdurre nuovi batteri nel tuo corpo toccando pesi, tapis roulant e armadietti in palestra, ma rimanendo con l'abbigliamento sportivo permetti loro di proliferare. Questo aumenta rischi di infezioni, come lo stafilococco, che può essere pericolosa se hai una qualche piccola ferita».

4. Infezioni fungine

Rimanere con indumenti umidi addosso può favorire infezioni fungine, spiega la dottoressa Engelman. «Al pari delle infezioni batteriche, anche quelle fungine possono essere facilmente causate dalla mancata protezione del tuo corpo e dall'ambiente che si sviluppa rimanendo con vestiti umidi. Quando la barriera del corpo è compromessa, lieviti e funghi possono proliferare». La dottoressa Monya De concorda che farsi una doccia il prima possibile - o almeno usare delle salviettine umidificate -è d'obbligo. «Ho avuto una paziente con un'infezione fungina per via del reggiseno sportivo. Lei preferiva andarsene a casa dopo la palestra e cenare invece di farsi la doccia», commenta.

5. Un odore persistente

Brunch dopo yoga? Meglio non fare le due cose di fila senza cambiarsi. «Le aree molto sudate, come le ascelle, sono un ottimo terreno di coltura per i batteri sulla pelle e nei follicoli piliferi», afferma la dermatologa Tsippora Shainhouse. Questo odore si trasferisce ai tuoi vestiti sudati e quindi si sentirà, soprattutto attraverso il materiale sintetico di cui è fattol'abbigliamento da palestra. Non vorrai essere mica una ragazza che emana cattivo odore?

6. Scarpe da ginnastica sporche

Non dimenticare di cambiarti anche calze e scarpe, altrimenti le tue scarpe preferite (e anche tu) andranno incontro a una spiacevole sorpresa. «Batteri e funghi amano vivere in ambienti umidi e caldi», spiega la dottoressa Shainhouse. «Inoltre, possono persistere in quelle scarpe che diventano maleodoranti, anche se non le hai indossate per un paio di giorni». Se il cattivo odore si forma anche quando ti cambi subito le scarpe dopo la palestra, allora è bene spruzzarle con prodotti antibatterici e antimicotici.

7. Follicoli piliferi infiammati

Hai qualche macchia sulla parte bassa della schiena? Colpa dei leggins molto probabilmente. La follicolite, cioè l'acne causata dall'infiammazione e dall'irritazione dei follicoli piliferi, può uscire sulla schiena, sulle spalle e sulla testa quando vai in giro con abiti sudati e ti strofini sulle attrezzature che sono coperte di batteri e lieviti, spiega la dottoressa Shainhouse.

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