Aggiornamento al 19 ottobre 2016

A oggi i casi di tubercolosi riscontrati dall'Azienda Sanitaria di Trieste sono due. Dopo la diagnosi di Tbc di un operatore sanitario nell'ambulatorio vaccinale del distretto triestino, le misure di profilassi e i test di controllo stanno producendo i primi effetti. I bambini clinicamente affetti da tubercolosi sono due, mentre altri 3 sono portatori sani, ovvero hanno contratto il batterio senza sviluppare la patologia. Al 17 ottobre i test diagnostici di Mantoux effettuati sono 909, di cui 850 già con esito: dei cinque risultati positivi nessun bambino, ribadisce la Asuits, è contagioso, ma tutti sono sotto osservazione medica e sotto cure farmacologiche.

Per informazioni sul tema tbc e per prenotare i test diagnostici è disponibile il Numero Verde Sanità 800991170.

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28 settembre 2016

Un operatore sanitario è stato ricoverato per tubercolosi e oltre 3.500 bambini devono sottoporsi al test di controllo per scongiurare il contagio. È successo a Trieste, dove ad un operatore (ma potrebbe anche essere un'operatrice sanitaria, visto che l'Asl triestina ha mantenuto l'anonimato della persona) che si occupa di vaccini è stata diagnosticata la tubercolosi in forma attiva. I primi sintomi risalgono a circa un anno fa, ma sono tuttora molto blandi. Come si legge sul comunicato ufficiale dell'azienda sanitaria, «la persona è attualmente ricoverata e le sue condizioni non sono preoccupanti. A scopo precauzionale e preventivo si è deciso di controllare tutti i bambini al di sotto dei 6 anni che sono venuti a contatto con la persona durante l'effettuazione della vaccinazione».

Considerato che, secondo i protocolli internazionali, il tempo di diffusione della malattia è di otto ore e che per effettuare un vaccino ci vogliono pochi minuti, il rischio di contagio è molto basso. Ma, si sa, la fascia 0-6 anni è quella più esposta alle infezioni e in casi come questo le precauzioni non sono mai troppe. La buona notizia è che il bacillo ha una progressione estremamente lenta, quindi non è urgente fare il test di controllo.

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Tutte le famiglie dei bambini che sono stati vaccinati dall'operatore/operatrice verranno contattati telefonicamente secondo un criterio di priorità e per l'emergenza sono stati attivati sei ambulatori dove effettuare il test di controllo. Per qualsiasi informazione è stato attivato il Numero Verde Sanità 800.99.11.70 che fornisce informazioni dalle 8 alle 20. Possono essere contattati anche i pediatri di libera scelta e gli operatori dei centri vaccinali dei Distretti dell'asl di Trieste. Per effettuare tutti i controlli del caso ci vorranno circa 12 settimane. Nel frattempo, ecco quello che c'è da sapere sulla tubercolosi.

Cos'è la tubercolosi

Detta anche TBC, la tubercolosi è una malattia infettiva causata dal bacillo di Koch (Mycobacterium tuberculosis). Colpisce soprattutto i polmoni, ma può interessare altre parti dell'organismo. La maggior parte delle infezioni è asintomatica, ovvero rimane latente. Il problema si crea quando l'infezione latente si trasforma in malattia attiva: in quel caso, se non viene trattata in modo adeguato, uccide più del 50% delle persone infette.

Come si trasmette la tubercolosi

Epicentro, il portale per l'epidemiologia per la sanità pubblica (epicentro.iss.it), è chiaro: «la tubercolosi è una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea mediante il Mycobacterium tuberculosis. Il contagio può avvenire per trasmissione da un individuo malato, tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Per trasmettere l'infezione bastano pochissimi bacilli, ma il sistema immunitario può far fronte all'infezione e il batterio può rimanere quiescente per anni, pronto a sviluppare la malattia al primo abbassamento delle difese. Solo il 10-15% delle persone infettate sviluppa la malattia nel corso della vita. Un individuo malato e non sottoposto a cure adeguate può infettare, nell'arco di un anno, una media di 10-15 persone. Nonostante sia prevenibile e curabile, la Tbc oggi è una delle emergenze sanitarie più drammatiche».

Sintomi della tubercolosi e diagnosi

La tubercolosi si manifesta con vari sintomi, alcuni dei quali insospettabili: sudorazione notturna, febbre, tosse secca con muco o sangue, debolezza, scarso appetito, perdita di peso, tendenza ad affaticarsi molto facilmente. Per effettuare una diagnosi precisa è sufficiente effettuare una radiografia toracica (ai polmoni) o il test della tubercolina, ma anche le analisi del sangue o una coltura microbiologica dei fluidi corporei.

Test della tubercolina o di Mantoux

Il test di Mantoux viene effettuato iniettando sotto cute una piccola quantità di antigene che permette di fare la diagnosi. "Si tratta di esame che viene fatto da decine di anni e che non ha mai avuto reazioni rispetto alla sostanza iniettata, un derivato proteico innocuo in quanto non si tratta di un germe. Dopo 78 ore si fa la lettura, che può dare esito positivo o negativo", ha spiegato il pediatra Andrea De Manzini. L'esito positivo al test significa che la persona è venuta a contatto con la malattia nel corso della sua vita, non che la tubercolosi sia in corso.

Cura della tubercolosi

Per guarire dalla tubercolosi serve tempo. Il trattamento di questa malattia è complesso e richiede l'assunzione di antibiotici multipli per molto tempo. Il problema principale che si riscontra nel trattare la tubercolosi (ma non solo) è la resistenza agli antibiotici. Ecco perché sono indispensabili gli esami di screening e il vaccino contro la tubercolosi: sono gli unici modi per evitare di entrare in contatto con la malattia.