Meningite, una parola che fa paura solo a pronunciarla, ancora di più dopo la morte di una ragazza romana nel viaggio di rientro dalla Giornata mondiale della gioventù di Cracovia, pochi giorni dopo il caso di meningite fulminante a Milano, che ha stroncato una studentessa universitaria. Sono solo i casi più recenti di una tragica serie di decessi causati da questa infiammazione delle meningi, ovvero le membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale, in genere causata da batteri o virus.

Meningite, virale e batterica

La meningite virale, detta anche meningite asettica,di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell'arco di 7-10 giorni. Le infezioni virali sono una delle cause più comuni di meningite - spiegano gli esperti della Mayo Clinic americana - seguiti dalle infezioni batteriche e, più raramente, da quelle fungine. La meningite batterica è più rara ma estremamente seria, e può avere conseguenze fatali, spiega Epicentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità. La meningite può colpire anche improvvisamente adulti e adolescenti, ma soprattutto bambini nei primi anni di vita. In Italia sono registrati 1.000 casi di meningite ogni anno, chiarisce il Comitato nazionale contro la meningite, con tasso di mortalità che raggiunge il 10 per cento. Il decorso clinico della meningite batterica è molto rapido perché può condurre alla morte entro 24-48 ore, quindi è fondamentale che la diagnosi avvenga precocemente.

Meningite, i sintomi iniziali

I primi sintomi - che sono un vero campanello d'allarme - sono mal di testa, febbre e rigidità del collo.

La meningite batterica è molto grave e può essere fatale in pochi giorni se non viene trattata con gli antibiotici. Le cure tardive aumentano il rischio di danni cerebrali permanenti e di morte. I primi sintomi di meningite possono essere ingannevoli ed essere scambiati per una semplice influenza, e possono svilupparsi nell'arco di pochi giorni o addirittura di ore: la terapia con antibiotici deve essere il più precoce possibile.

I sintomi e i segni di meningite negli adulti e nei bambini oltre i due anni d'età sono

  • Febbre alta improvvisa
  • Irrigidimento della parte posteriore del collo (rigidità nucale)
  • Forte mal di testa con caratteristiche diverse dal solito
  • Mal di testa con nausea e vomito
  • Confusione mentale o difficoltà nel concentrarsi
  • Convulsioni
  • Sonnolenza e difficoltà a svegliarsi
  • Sensibilità alla luce
  • Inappetenza o sete
  • Eruzione cutanea (che si manifesta talvolta nelle meninigiti da meningococco)

Nel caso si manifestino occorre rivolgersi immediatamente ai medici. È molto importante anche segnalare se qualcuno che vi è vicino (un familiare o un collega di lavoro, per esempio) è stato colpito da meningite, in modo da sottoporvi alla necessaria profilassi. I malati di meningite sono considerati contagiosi per circa 24 ore dall'inizio della terapia antibiotica. La contagiosità è bassa, ma la meningite da meningococco può originare focolai d'epidemia, e proprio per limitare questo rischio le persone a stretto contatto dei malati devono effettuare la profilassi.

I sintomi di meningite nei neonati e nei bambini sotto i due anni

  • Febbre alta
  • Pianto costante
  • Eccessiva sonnolenza o irritabilità
  • Inattività o indolenza
  • Scarsa alimentazione
  • Un rigonfiamento nella parte superiore della testa del bambino, dove ci sono le fontanelle
  • Rigidità del corpo e del collo

I piccoli colpiti da meningite potrebbero piangere ancora più forte se tenuti in braccio, e sono comunque difficili da calmare.

batterio meningitepinterest
Getty Images
La Neisseria meningìtidis, o meningococco, il batterio che causa la meningite.

Meningite, come si trasmette

L'infezione si trasmette attraverso le secrezioni o per via inalatoria; l'agente patogeno penetra nelle mucose nasali o nella faringe provocando la malattia. Esistono anche portatori sani.

Le cause delle meningiti batteriche

I batteri che entrano in circolo e viaggiano verso il cervello e il midollo spinale possono scatenare meningiti acute, ma ciò accade anche quando i batteri invadono direttamente le meningi a causa di infezioni all'orecchio o di sinusiti, fratture del cranio o, più raramente, dopo alcuni interventi chirurgici.

Ecco le forme più comuni di meningite spiegate dal Comitato nazionale contro la meningite.

  • Meningite da emofilo di tipo b. Fino alla fine degli anni 90 è stata la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni. Le campagne di immunizzazione a livello nazionale hanno avuto un'efficacia pari al 99%, riducendo quasi a zero i casi di meningite causati da questo batterio. In caso di meningite da Hib, è indicata la profilassi antibiotica di tutte le persone che sono state a stretto contatto con la persona malata come misura di sicurezza
  • Meningite meningococcica. L'infezione si trasmette attraverso le mucose nasali o la faringe. Se il soggetto ha un sistema immunitario compromesso, è più facile che il meningococco riesca a superare le difese dell'organismo e provocare la malattia. La malattia non si ha solo per contagio diretto del batterio da un soggetto malato, ma può essere scatenata anche da batteri usualmente presenti nella mucosa. Il sierogruppo B della meningite meningococcica è il più aggressivo e ha altissima letalità, soprattutto nel primo anno di vita con una incidenza massima tra il 4° e l'8° mese. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, tanto da far parlare di meningite fulminante, che può portare al decesso in poche ore anche se viene somministrata la terapia.
  • Meningite pneumococcica. Lo pneumococco dopo il meningococco è una delle cause più comuni di meningite e si trasmette per via respiratoria. Le meningiti da pneumococco sono più frequenti tra adulti e anziani e ogni anno causano la morte del 10% circa di coloro che si ammalano e si presentano in forma sporadica, ovvero non sono in grado di provocare epidemie, al contrario del meningococco e, in misura minore, dell'emofilo di tipo b. Lo pneumococco può essere la causa anche di polmonite o infezioni delle prime vie respiratorie, come l'otite.

Meningite, i fattori di rischio

  • Non fare le vaccinazioni. Il rischio aumenta senza profilassi vaccinale.
  • Età. La maggior parte dei casi di meningite si verifica nei bambini di età inferiore ai 5 anni. Le meningiti batteriche sono comuni sotto i 20 anni.
  • Vivere in comunità. Dormitori, caserme, collegi e asili sono maggiormente a rischio di meningite meningococcica, probabilmente perché il batterio si diffonde rapidamente per via respiratoria.
  • Sistema immunitario compromesso. Aids, alcolismo, diabete, uso di farmaci antisoppressori e altri fattori che incidono sul sistema immunitario possono rendere più vulnerabili. Chi ha subito l'asportazione della milza dovrebbe vaccinarsi per minimizzare i rischi.

Meningite, i vaccini

Esistono ormai vaccini specifici efficaci e sicuri, anche per il ceppo B della meningite meningococcica (introdotto nel gennaio 2014). «Il decesso in 1 caso su 10; esiti permanenti in 3 casi su 10: il vaccino l'unica arma che abbiamo per provare a sconfiggere questa terribile malattia. È possibile vaccinarsi sempre, in qualsiasi momento della vita», è il messaggio di Alberto Villani, Responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Meningite, come combatterla e saperne di più

libro meningitepinterest

Il 24 aprile di ogni anno si celebra il World Meningitis Day, la Giornata mondiale dedicata alla lotta contro questa subdola malattia, per non dimenticare le vite di piccoli che potevano essere salvate con una semplice vaccinazione. Le mamme del Comitato nazionale contro la meningite raccontano in un libro le loro storie, di come la perdita di un figlio le abbia cambiate, e di come non si sono arrese al dolore, portando avanti un progetto dedicato ai genitori come loro. È nato così Liberi dalla meningite. Le nostre storie, disponibile nelle librerie Mondadori dal 24 aprile 2016 per il World Meningitis Day. Parte del ricavato serve per rafforzare la rete dei Centri Vaccinali Amici del Comitato. #liberidallameningite #WMD2016