Secondo un'indagine O.N.D.A (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) i colpevoli della depressione nel vissuto femminile sono le violenze (familiari e non), il lutto e la solitudine, seguiti da difficoltà economiche e stress: in altre parole, qualcosa ci catapulta in uno spazio di sofferenza e soffriamo più del normale. Ma può trattarsi anche di una vera malattia dell'umore (depressione maggiore), legata al malfunzionamento dei meccanismi di regolazione di alcuni neurotrasmettitori. Una malattia che non risparmia nemmeno i personaggi famosi: molti vip hanno sofferto o soffrono di depressione.

In ogni caso la depressione è preceduta da un periodo in cui compaiono sintomi-spia

Instabilità dell'umore, mancanza d'energia, difficoltà di concentrazione, inappetenza (o, al contrario, voracità e voglia di cibi dolci) e variazioni di peso, insonnia o alterazioni del ritmo sonno/veglia.

Ecco alcuni elementi che possono aiutarci a capire se siamo depressi o meno (e quindi se è il caso di rivolgersi a uno specialista).

La circadianità, cioè le fluttuazioni dell'umore legate ai ritmi circadiani: c'è un peggioramento nelle prime ore del giorno.

La fasicità: chi ha avuto episodi di depressione è propenso ad averne altri, anche dopo periodi di benessere emotivo.

L'amplificazione delle emozioni negative: si pensa e ripensa alle cose che "non vanno" amplificandone la portata emotiva.

La riduzione della memoria e della concentrazione.

• L'aumento dei pensieri negativi: poiché la mente è concentrata sulla sensazione di malessere, si vede il mondo come un luogo "buio" e senza speranze.

La perdita di fiducia e stima in se stessi, accompagnata da sensi di colpa, autosvalutazione e fallimento.

Nei casi peggiori, capita di pensare intensamente alla morte come unica soluzione di tutti i problemi.