Care amiche, avete fatto la spesa nel fine settimana? Cosa avete comprato? Come lo avete comprato? Seguendo una lista, seguendo i vostri desideri, seguendo i cartellini delle offerte speciali? Di solito, quando allungate la mano verso un prodotto sullo scaffale del supermercato, qual è l'intento che vi spinge? 

La maggior parte delle persone compra in modo inconsapevole, in balia di una serie di automatismi che rendono molto difficile qualsiasi progetto non solo di dimagrimento stabile, ma anche e di una vita equilibrata e serena.

Ancora cibo

Questa settimana parliamo ancora di alimentazione, perché l'argomento varrebbe un intero ciclo di lezioni. Siamo infatti tutti preoccupati di 'mangiar sano' e restare in linea, ma la mancanza quasi totale di consapevolezza sull'atto del nutrirsi rende questo compito molto difficile . Per esempio, quanto sei consapevole del fatto che il cibo non è nutrimento non solo materiale ma anche psicologico, e che se non soddisfi questa tua esigenza di alimentazione simbolica avrai sempre fame? Come da neonati utilizziamo il cibo per introiettare amore e piacere, così da adulti non mangiano tanto per riempirci lo stomaco, quanto per portare dentro di noi dei significati. E, sempre più diffusamente, per godere dell'effetto 'tampone' che la soddisfazione orale ha nei confronti della nostra solitudine o malessere interiore.

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Ti nutri veramente?

Un buon cibo è un cibo che nutre correttamente il corpo, la mente, le emozioni e il nostro bisogno di essere in equilibrio con la natura, il pianeta, l'universo: se restiamo denutriti su anche solo uno di questi fronti, avremo sempre un buco dentro. Una vuoto da riempire, che scambieremo per fame. Una mancanza di 'senso' e di benessere profondo con cui il consumismo è andato a nozze perché è un terreno fecondo in cui far crescere desideri indotti e bisogni compulsivi. Secondo la psicologia buddista, l'essere umano necessita di 4 tipi di nutrimento: il cibo materiale, le sensazioni, le emozioni e la Coscienza. Se ci rifletti ti rendi conto che è proprio così, perché per vivere non hai bisogno solo di riempirti di carboidrati, proteine, grassi e micronutrienti. Hai bisogno anche di percezioni sensoriali (sopravviveresti senza poter vedere, sentire, toccare, assaporare?), di emozioni (potresti vivere senza amore e/o gioia?) e di pensieri. Cosi come è necessario non mangiare junk food per mantenersi in forma, allo stesso modo è necessario che anche gli altri tipi di nutrimento non siano spazzatura. Un pasto sano, quindi, è composto dal 60% di carboidrati, 30% di grassi, 10-12% di proteine, vitamine e minerali + piacevoli sensazioni, buone emozioni, pensieri sereni e coscienza a posto.

Un buon cibo è un cibo che nutre correttamente il corpo, la mente, le emozioni e il nostro bisogno di essere in equilibrio con la natura, il pianeta, l'universo.

Come mangi?

La possibilità di nutrire adeguatamente queste diverse aree di fabbisogni vitali dipende in gran parte dal noi. Immagina di mangiare una fragola. Noi occidentali tendiamo a pensare al nutrimento come a ciò che assumiamo per bocca, ma è anche ciò che consumiamo con gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua e la mente. Quindi se vuoi che questa fragola ti nutra veramente, inizia col mangiarla in consapevolezza ascoltando le sensazioni che scatena nei tuoi organi di senso: annusane il profumo, masticala lentamente per sentire prima le sensazioni del contatto tra la superficie esterna e la bocca, poi i diversi sapori che ne scaturiscono quando passa dallo stato solido a liquido (la gran parte delle persone trangugia il cibo ben prima che sia passato da solido a liquido e in questo modo salta la prima fase della digestione, che avviene in bocca). Dopo averla inghiottita, datti il tempo di ascoltarne il retrogusto invece di metterne subito in bocca un'altra. E ricorda che, assieme a queste nutrienti sensazioni, mentre mangi mandi giù anche i tuoi pensieri e le tue emozioni. Quindi evita di pensare alle cose che ti preoccupano quando sei a tavola, scegli un altro momento per parlarne con i familiari (o con i colleghi) e non condividere il pasto con persone che si lamentano e/o dicono parole intrise di negatività, giudizio e sentimenti negativi. 

Qualsiasi cosa nutra i semi delle emozioni negative che dormono nella nostra Coscienza Deposito (il Subconscio degli occidentali) è l'equivalente di un concime che fa crescere gli stati d'animo tossici a svantaggio di quelli rasserenanti e vantaggiosi. Thich Nhat Hanh insegna "Noi tutti ingeriamo spesso comunicazione tossica che ci viene da coloro che ci circondano e da ciò che guardiamo e leggiamo. Spesso ingeriamo comunicazione che ci fa sentire a disagio o insicuri nei confronti di noi stessi, oppure superiori agli altri e pronti a dar giudizi. È così facile ingerire tante cose negative - preoccupazioni, malcontenti, disillusione, paura - in pochi minuti di conversazione a tavola".

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Ti proteggi?

Forse ti preoccupi delle calorie, ma sai cosa c'è dentro il tuo piatto? Da dove viene quell'alimento? Chi l'ha prodotto? Con quali costi ecologici e umani? Che effetti avrà su di te, sui tuoi figli, sull'ambiente? E sulle economie del mondo? Ogni volta che decidiamo cosa mangiare facciamo una scelta di salute personale ma anche globale che ricadrà sul pianeta e sulle persone che lo abitano. Mangiare con chiarezza mentale richiede impegno, ma ti consente di capire due cose: 1) che ogni volta che scegli un alimento compi un gesto che condiziona in modo potentissimo non solo il tuo corpo, ma tutto il sistema a cui appartiene (comunità, Paese, ambiente, mondo) 2) che non sarai mai sazia se non dai un senso alla tua esistenza e se non rispondi all'esigenza di gioia, armonia e piacere che la vita ha connaturata in se stessa.

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Non chiudere gli occhi

Un'ultima ma basilare considerazione è sulla fame della coscienza. Puoi pensare di soddisfarla mangiando qualcosa che ha recato danni agli esseri umani? O che lo recherà in un futuro imminente? Creca di capire cosa c'è dietro l'etichetta. Tra l'altro, in questo periodo storico cruciale per la libertà dei cittadini del mondo, le sorti della salubrità alimentare si stanno giocando al tavolo dei potenti. Non è questa la sede per informarti nei dettagli, ma una vita mindful non può prescindere dalla chiara visione di ciò che spesso avviene sotto il nostro naso con la complicità della nostra inconsapevolezza e del nostro silenzio. Chi sa cos'è il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), per esempio, sa anche che questo concordato per favorire i commerci tra USA e UE si sta elaborando senza coinvolgere i parlamentari europei, che non possono indagare né avere copie dei documenti negoziali aggiornati. Tutta la faccenda è gestita dalla Commissione Europea e dalle rappresentanze commerciali degli USA. A tavola, rischiamo l'invasione degli OGM (che negli Stati Uniti possono essere in qualsiasi alimento senza che vengano dichiarati in etichetta), l'abbassamento della qualità media dell'offerta e una maggior presenza di pesticidi e ormoni della crescita. Che cosa possiamo fare per tutelarci? Restare consapevoli informandoci in modo autonomo, perché sui media istituzionali l'argomento è trattato poco o niente. Poi, una volta valutate le varie possibilità, decidere come agire, per esempio firmando una delle tante petizioni che danno voce ai cittadini (qui quella di Greenpeace) o partecipando ad eventi organizzati dal basso.

Quello che ti invito a fare, ogni volta che acquisti o prepari un pasto, è riprendere coscienza del tuo potere. E di come una dieta corretta (e veramente salutare) possa riplasmare non solo la tua silhouette e la tua salute, ma anche il destino che ti viene incontro.

Con Amore

Grazia

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Grazia Pallagrosi

Grazia Pallagrosi, giornalista e insegnante di Mindfulness, vive tra l'Italia e la Thailandia, dove conduce ritiri di meditazione e riequilibrio psicofisico.