Care amiche,

come si prospetta la vostra settimana? Tranquilla o piena di impegni? Serena o con qualche nuvolone all'orizzonte? Quando la vita ci chiede molto, meditare è di grande aiuto: consente di distendere la mente, allentare le tensioni, ritrovare energia, lucidità e una visione positiva. Non tutti, però, riescono a trarre il meglio dalla pratica, perché commettono piccoli ma basilari errori che ne abbattono l'efficacia. Ho quindi pensato di darvi dei consigli molto concreti - e semplici - su come ottimizzare la meditazione quotidiana, rispondendo alle domande che mi vengono rivolte più spesso e che forse anche voi, qualche volta, vi siete poste.

1. QUANDO MEDITARE?

Le ore migliori per meditare sono di primo mattino e la sera, perché sono i momenti in cui il cervello è fisiologicamente predisposto a produrre onde alfa, che caratterizzano lo stato di rilassamento e creatività mentale.

2. IN CHE POSIZIONE MEDITARE?

La postura migliore è quella seduta con la schiena dritta, non importa se su una sedia o per terra, nella posizione del loto o del mezzo loto. Consiglio invece di non meditare sdraiati, soprattutto di sera e dopo una giornata pesante, perché facilmente ci si addormenta e quindi si ottiene esattamente l'opposto di ciò a cui miriamo: lo sviluppo, attraverso la consapevolezza, di una mente calma ma lucida e molto presente. La posizione sdraiata è invece ottimale per il rilassamento profondo.

3. DOVE MEDITARE?

Meditare significa riportare l'attenzione dall'esterno all'interno per poter osservare con calma e gentilezza l'andirivieni della mente, le sensazioni del corpo, le nostre emozioni e i nostri pensieri. Chiudiamo gli occhi per aprirli su un mondo – quello della nostra interiorità – cui normalmente non diamo attenzione. Per favorire questo raccoglimento, è importante meditare in un luogo ove regni la quiete, privo di elementi esterni di distrazione (suoni, movimenti, luci, voci etc). Basta un angolino in camera da letto, a patto che non ci siano device in funzione e che i familiari (compresi i figli piccoli) siano stati avvertiti della necessità di non disturbare.

4. QUANTO MEDITARE?

Il minimo necessario sono 12 minuti al giorno, ma non appena la pratica si rinsalda è meglio aumentare e arrivare a 20-24 minuti. Esistono diverse applicazioni scaricabili da internet per programmare la pratica quotidiana senza dover guardare l'orologio (per esempio  https://insighttimer.com/). Uno degli obiettivi della meditazione è uscire al tempo: se pensi all'orologio, questo sarà di ostacolo.

5. COME DOMINARE LA MENTE?

Facilmente 'scappa la voglia' di meditare quando si pensa alle cose che da fare e la mente tesse i suoi tranelli trasmettendo il messaggio 'oggi non c'è tempo'.  In realtà, 15 minuti sono quanto impieghi per andare al bar a prendere un cappuccino e, se le statistiche non mentono, ogni giorno ne spendi molto di più trastullandoti con i social e le notifiche del cellulare. Pensare di non avere un quarto d'ora per far del bene a se stessi è una chiara forma di autoboicottaggio: la mente sta tentando di trascinarti nelle tue vecchie modalità d'azione, per impedirti di cambiare. Vuoi risolvere i tuoi problemi?  Non abboccare.

6. COME DOMINARE IL CORPO?

Dolori, fastidi, pruriti, voglia di muoversi, insofferenza… sono altri elementi di autoboicottaggio messi in funzione dal sistema di mantenimento del 'vecchio programma' nel momento in cui stai per liberartene. Non opporti e, allo stesso tempo, non assecondarli. Semplicemente osservali, accettali, nominali (per esempio ripeti 'questo dolore, questo dolore, questo dolore...) e vedrai che dolcemente scompariranno.

Se hai altri dubbi, scrivimi. Oppure vieni a imparare dal vivo: qui trovi i prossimi corsi e seminari che condurrò sia in Italia che all'estero.

Buona settimana, con Amore

Grazia

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Grazia Pallagrosi, meditazione mindfulnesspinterest

Grazia Pallagrosi, giornalista e insegnante di Mindfulness, vive tra l'Italia e la Thailandia, dove conduce ritiri di meditazione e riequilibrio psicofisico.