La scrittrice Barbara Alberti risponde alle lettrici e ai lettori di Gioia! che vogliono sottoporle i loro problemi di cuore: scrivetele all'indirizzo maleducazione.sentimentale@hearst.it. In questa lettera una ragazzale ha scritto per chiederle un consiglio: fra amiche bisogna dirsi tutto o su alcune cose è meglio tacere?

La lettera

«Dire o non dire a qualcuno che ha le corna? Mi sto rovinando il rapporto con la mia amica storica. Il marito la tradisce di continuo e glielo dice pure, ma lei non si decide a lasciare questo bel tipo che la umilia e la trascura. Io e lei parliamo per ore, litighiamo, io mi dispero. Ha 36 anni, è bella, sexy, corteggiata: può trovarne mille meglio di lui, ma lei niente. E ora mi sfugge, non mi risponde al telefono, e se mi vede cambia strada…». (L'amica)

Amiche: dirsi tutto o meglio tacere tradimentopinterest
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Risponde Barbara Alberti

Lo credo! Con la gatta da pelare che ha in casa, pure l'amica ossessiva che pretende a ogni costo la testa del traditore. Sono stata molesta come te, in passato, un rinoceronte col corno in resta: davo cornate che mi parevano infallibili come il giudizio di Dio, usavo la verità come un machete, e aprivo ferite che non ero in grado di curare. E persi un'amica che ancora rimpiango, per un caso simile al vostro. Non tolleravo che vivesse nella finzione col suo uomo, volevo «salvarla». Poi scoprii l'esistenza dell'altro da me, e che non ero io la misura del mondo. E scoprii che nelle coppie esistono equilibri misteriosi, incomprensibili all'esterno, e che la finzione è un diritto. L'amica mi disse: «Senti, io faccio il mio teatro come pare a me, e tu me lo vuoi smontare?». Tu la vorresti più fiera, più decisa: la vorresti come te. Ma che ne sai di come vive lei i tradimenti, di quali divine balle le conta il marito (o altri segnali tipici di un tradimento)? Puoi decidere per te di rifiutare ogni compromesso, ma non obbligarvi gli altri.