La scrittrice Barbara Alberti risponde alle lettrici e ai lettori di Gioia! che vogliono sottoporle i loro problemi di cuore: scrivetele all'indirizzo maleducazione.sentimentale@hearst.it. Ecco il suo consiglio a una donna gelosa del compagno che dedica troppa attenzione a un'amica, la punto da scambiare i loro nomi.

La lettera

«Sto col mio compagno da più di un anno. Condividiamo tutto, anche le rispettive rogne, tant'è che siamo una squadra affiatatissima di acchiappasfighe. Però c'è un però: i suoi migliori amici, una ragazza e il suo compagno, e il loro neonato. 
Lui mi ha detto subito che sono per lui come la famiglia e fin lì tutto ok. Il fatto è che il mio lui prima ci andava ogni tanto, adesso, 
se la Titti lo invita al mare o a fare qualsiasi altro giro, lui corre tutto felice e si dimentica l'orologio, facendo aspettare me un'ora. Se gli chiedo io di venire al mare, inventa ogni scusa dal giorno prima. 
Ieri ha comprato un giochino per il bambino e a me un regalino, poi mi ha chiamato col nome di lei. Gli ho già fatto una sottospecie 
di discorsetto senza sembrare gelosa, evidenziando che esigo lo stesso entusiasmo nel fare le cose, ma non so se sono stata chiara. 
Non voglio farmi trovare impreparata quando accadrà di nuovo. Presto, lo so. Aiuto Barbara, come lo sistemo?» (Silvia)

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Risponde Barbara Alberti

Trovarlo nel vostro letto che fornicava con una banda di diavolesse sarebbe meno offensivo di questa storia implicita, che ti condanna alla gelosia più straziante. Io sarei gelosa pazza di un rapporto in cui «non c'è niente», cioè tutto, senza contatto fisico, e quindi con un contatto totale, più tormentoso ed eccitante, alla faccia di tutti, dove si può dire alla gelosa «sei pazza». Ipocriti. Uno sguardo vale più di mille sgroppate. Meglio le care vecchie corna, che assistere impotente a questo flirt vigliacco. Che poi, i due mentono anche a se stessi, e questa è la parte più losca, malafede nera. Io in un caso simile ho lasciato subito; privandoli della vittima fra loro finì, perché senza farlo alle spalle di qualcuno non c'era più gusto. Di solito non si tratta di amori profondi ma d'amore del diversivo: la donna di tutti i giorni è feriale, quella del non detto è sempre una festa. Ma non darmi retta. Hai scatenato in me un ricordo rabbioso, e la mia risposta è arbitraria.