La scrittrice Barbara Alberti risponde alle lettrici e ai lettori di Gioia! che vogliono sottoporle i loro problemi di cuore: scrivetele all'indirizzo maleducazione.sentimentale@hearst.it. Ecco il suo consiglio a un ragazzo innamorato che deve però combattere contro i pregiudizi della famiglia della sua ragazza.

La lettera

«Ho 22 anni e un dolore enorme. Io e lei ci siamo incontrati in un villaggio turistico, lavoravamo insieme, abbiamo passato un'estate perfetta. È la prima volta che mi innamoro davvero, lei è la donna della mia vita. Il ritorno è stato duro, abitiamo a 400 km di distanza, ma andavo sempre a trovarla. Purtroppo si è messa di mezzo la famiglia che mi vede come un estraneo, fuori dal gruppo, quasi un rapitore. Ho scoperto (tardi) che «loro» leggevano i miei sms, che mettevano bocca su tutto e lei glielo permetteva. Ci hanno fatto litigare, di un pretesto hanno fatto una tragedia, io sentendola fredda sono impazzito, sono corso da lei, ma mi ha tenuto fuori di casa e al suo posto è venuto a parlarmi il cugino, trattandomi come un delinquente. Le hanno trovato un lavoro per tutta l'estate per tenerla lontana da me, e lei ha accettato. Se la chiamo, o riattacca o mi copre di rimproveri. Lei è la mia vita. Che posso fare?». (Max)

Risponde Barbara Alberti

Che storia antica, Max, come una ballata medievale dove la principessa, prigioniera del drago geloso, dalla finestra lancia al cavaliere la sua treccia perché lui salga a liberarla. Ma qui è più difficile, qui l'ostacolo non è fuori di lei, è in lei. Lei che ti ha consegnato alla famiglia mostrando i tuoi messaggi, lei che considera amarti una colpa grave. Fa pena, straziata fra il sentimento e l'obbligo insano di compiacere i suoi guardiani. Fa rabbia, perché non ha la dignità d'essere libera. Se riusciste a stare insieme senza ricatti, il tuo amore la rassicurerebbe, e non ti vedrebbe più attorno l'aura demoniaca del Nemico, l'Estraneo. Ma prima dovrebbe accorgersi di esistere in prima persona. Ami una donna peggio che sposata, pronta ad amare solo colui che sarà sottomesso al gruppo. Forza, cavaliere: se lei non ha la forza, devi averla tu per entrambi. Affronta i suoi parenti. Non una sfida all'Ok Corrall: la tua arma sarà invincibile – se ci riesci: una sovrumana calma.