Per dimagrire in fretta fermati e ascolta. Che cosa? Qualcosa che di solito passa inosservato, vuoi perché soffocato dal brusio di un locale strapieno, oppure perché annientato dal chiacchiericcio della tv o dalle cuffie collegate ad un i Pod: stiamo parlando del rumore della masticazione. 

Perché, invece, può essere importante recuperare questo suono smarrito, tanto quanto una dieta, ce lo spiega un team di ricercatori americani che, dopo una serie di curiosi esperimenti, ha coniato la definizione di «crunch effect». Che altro non è che il rumore che ognuno di noi produce mentre mastica. Ebbene, pare che concentrare l'attenzione sul suono emesso dal cibo aiuti a ridurne il consumo. 

La bizzarra conclusione è arrivata dopo che gli studiosi hanno chiesto ai partecipanti ai test di mangiare soltanto 50 calorie di alcuni snack croccanti come biscotti e cracker e mentre la prima volta è stato chiesto loro di concentrarsi sul suono del cibo che stavano sgranocchiando, in un'altra gli sono state fatte indossare delle cuffiette che emettevano dei rumori in grado di sovrastare quelli provocati dalla masticazione. 

I volontari che durante i test sono riusciti ad ascoltare se stessi mangiare sono stati anche quelli che hanno consumato una porzione minore di snack (3 i primi, 4 i secondi bombardati di musica): ecco dunque il crunch effect. E considerato il fatto che in Italia 6 pasti su 10 avvengono con la tv a tutto volume, e che il sovrappeso soprattutto infantile è in crescita, forse ci sarebbe da fare il famoso 2+2. E, perché, no, dare una chance all'effetto crunch di stupirci.