7 semplici trucchi per dimagrire che i medici consigliano ai loro amici
Abbiamo scoperto quali sono le dritte degli esperti, quelli che per lavoro aiutano le persone a perdere peso con la dieta, e non solo! Sorpresa: sono più fattibili di quel che pensassimo
Anche i cibi sani possono avere molto calorie
«Ho un'amica che a 40 anni, improvvisamente, ha messo su 20 chili. Era confusa e lo ero anche io perché sapevo che si mangiava in modo sano. Il fatto è che aveva iniziato a farsi il muesli in casa. Ci aveva messo dentro vari tipi di noci e granaglie ottenendo, così, un prodotto ricco di antiossidanti ma anche con molte calorie. Inoltre, come se non bastasse, aveva aggiunto alla sua dieta della frutta, banane e uva in particolare, che contengono molto zucchero. Ho suggerito di cambiare il muesli con le mandorle (hanno meno calorie, purché non se ne assumano più di 10 al giorno) e al posto delle banane mangiare una manciata di bacche, che hanno molto meno zucchero. In 3 mesi aveva perso i 20 chili e ci è riuscita senza fare altre modifiche. Ricorda: puoi esagerare anche scegliendo cibi sano, pertanto scegli con saggezza».
Amy Rothberg, direttrice della Weight Management Clinic presso l'Università del Michigan.
I tuoi jeans non indicano solo i chili persi
«Lo scorso inverno un'amica mi ha chiamata ed era veramente frustrata. Ci si era messa d'impegno per settimane, andava regolarmente in palestra ma non aveva perso nemmeno un grammo. Come ti stanno i vestiti intorno alla vita?, le ho chiesto. Anche se la taglia è sempre la stessa, se gli abiti ti stanno un po' più larghi vuol dire che ti stai muovendo nella giusta direzione. Quando si è a dieta può succedere di perdere grasso ma, contemporaneamente, di mettere su muscoli, che pesano come il grasso. Ho detto alla mia amica di concentrarsi nel perdere mezzo chilo alla volta. Fare palestra è molto utile, ma quando non si può è sufficiente anche camminare dopo aver mangiato qualcosa».
Judith Korner, professoressa di medicina e direttrice del Weight Control Center presso il Columbia University Medical Center di New York.
La chirurgia è un passo serio
«So di una poliziotta che è arrivata a pesare 100 chili facendo lavoro di scrivania. Mangiare con le colleghe – molte delle quali dal grande appetito – l'ha fatta cadere nel vortice del cibo. Non avendo ottenuto risultati con la dieta e con gli esercizi, ha deciso di sottoporsi a un intervento di chirurgia bariatrica, cioè dell'obesità. È stata la soluzione migliore per lei, ma questo non vuol dire che valga per tutte. Prima della chirurgia è necessario fare tutto quello che è possibile per dimagrire. Ci sono comunque dei requisiti da soddisafre per ricorrere agli interventi chirurgici, come un indice di massa corporea tra 35 e 40, pesare oltre 100 chili, problemi di pressione e diabete. È importante parlare con il proprio medico e valutare il da farsi. La poliziotta ora sta benissimo è in servizio attivo tutto il giorno e vuole inseguire i cattivi!».
Mustafa Hussain, assistente di chirurgia presso la facoltà di Medicina dell'Università di Chicago.
Lo stress porta a mangiare di più
«Ho incontrato una una donna che aveva messo su peso perché mangiava dolci tutte le volte che era sotto stress. Può succedere a chiunque: il cortisolo – l'ormone dello stress – dice al corpo che ha bisogno di glucosio, che poi viene immagazzinato da un altro ormone, l'insulina, producendo, in ultima analisi, grasso. Mangiare carboidrati inonda il flusso sanguigno con più glucosio e insulina, e così le ho suggerito una dieta senza carboidrati: invece di dolci poteva mangiare proteine come pollame, pesce e uova, e se si fosse sentita stressata e affamata poteva ricorrere ad avocado e formaggio. L'ho anche invitata a scrivere tutte le cose che poteva fare quando si sentiva stressata – oltre a mangiare – nella speranza che questo elenco potesse distrarla dal cibo. Lei ha preso i miei consigli molto seriamente e so che questo ha fatto la differenza».
William Yancy, direttore del programma del Duke University Diet and Fitness Center a Durham, Carolina del Nord.
Aumentare la massa muscolare per ridurre il grasso
«Molte donne conoscono l'espressione "skinny fat" (un po' come "falsa magra" in italiano), ma non credo che tante ne comprendano i rischi. È usato per descrivere le persone il cui peso è all'interno del range di normalità, ma che hanno grasso intorno alla pancia e agli organi interni, il che aumenta il rischio di diabete tipo 2, di malattie cardiache e renali. Per la maggior parte delle donne questo succede se il girovita è maggiore di 90 centimetri. Per misurarsi bisogna usare un metro da sarto appena sopra le ossa dell'anca e poi espirare. Preoccupata dal numero che leggi? Il modo più efficace per perdere il grasso della pancia è con la dieta e l'esercizio fisico. Bisogna ridurre alimenti zuccherati come bibite, succhi di frutta e ketchup e assumere verdure colorate e frutta. Poi andare regolarmente in palestra».
Marijane Heynes, professoressa associata di medicina interna e direttrice del Weight Management Program presso la George Washington University di Washington D.C.
No alle pillole dimagranti definite «miracolose»
«I miei amici mi chiedono spesso se le pillole dimagranti funzionino davvero. La risposta è sì: ci sono farmaci approvati che possono fra calare l'appetito o farti sentire sazia. Sono di grande aiuto finché ci si attiene a una dieta sana e si è fisicamente attivi. Ma non bisogna mai acquistarne se non sono state prescritte dal medico e sotto la sua supervisione. Molti di questi farmaci possono provocare aritmie cardiache o ipertensione, per cui il costante controllo medico è d'obbligo. Naturalmente, solo il tuo medico, che conosce la tua storia, saprà quale pillola è più adatta a te. Mai come in questo caso il fai da te è rischioso».
Amy Rothberg
Puoi sempre ricominciare
«Ho una paziente che è fonte di ispirazione per chiunque la conosca. È una grande professionista, ma segretamente ha sempre dovuto combattere con il disturbo da alimentazione incontrollata che l'aveva portata ad avere 70 chili in più del suo peso forma. Sebbene questa situazione l'abbia portata alla depressione e per diverse volte abbia dovuto ricominciare daccapo con le diete, la sua determinazione a non mollare è enorme. La porto sempre come esempio perché ha dovuto imparare giorno per giorno come andare avanti, senza mai fermarsi. Questo dimostra che la perdita di peso, come la vita, è un viaggio: ci si può distrarre lungo la strada, succede. Bisogna concentrarsi di nuovo e ricominciare tutte le volte che è necessario».
Kelly Costello, direttrice del Center for Weight and Eating Disorders dell'Università della Pennsylvania a Philadelphia.
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